Venerdì Santo – Cianciana (AG)

Data della Festa:
Venerdì Santo

Maria SS. Addolorata
A dare inizio ai solenni riti della Settimana Santa Ciancianese è la Festa dell’Addolorata o come è comunemente chiamato “ Sabato delle signore donne” .Il motivo di quest’ultima denominazione è dovuto al fatto che fino agli anni ’60, venivano solennizzati tutti i sabati di quaresima. In ognuno di questi sabati veniva portato in processione un simulacro della Madonna e l’onere dell’organizzazione veniva affidato a gruppi o ceti diversi. Di questi sabati sono rimasti ancora oggi in uso quello dell’Addolorata celebrato il venerdì  il sabato precedenti la Domenica delle Palme e affidato alle donne sposate, e la festa della Madonna Annunziata celebrata il 25 marzo curato dai zolfatai.
La festa dell’Addolorata viene celebrata annualmente il venerdì e il sabato precedenti la Domenica delle Palme.
Come tutte le altre feste , anche questa ha il suo superiore, chi ne fa richiesta sceglie due assistenti e diventa il superiore il cui compito è quello di organizzare la raccolta delle offerte e preparare quanto occorre per la buona riuscita delle celebrazioni. Al superiore si affianca nell’organizzazione la numerosissima e antica confraternita maschile e femminile di Maria SS.Addolorata e Gesù Crocifisso.
La festa dell’Addolorata, è molto semplice, ma è una delle processioni più sentite e partecipate dal popolo ciancianese.
Il giorno della festa è preceduto dal novenario e dall’esposizione del simulacro della Madonna in Chiesa Madre ( durante l’anno viene custodito nella cappella privata della confraternita). Il venerdì nella prima mattinata vi è il giro dei tamburi per le vie del paese.
Nel pomeriggio dopo la solenne celebrazione Eucaristica il bellissimo simulacro in cera viene portato in processione per tutto il paese accompagnato dal gruppo dei lamentatori che cantano antichi laude alla Madonna, durante il tragitto è buona consuetudine da qualche anno celebrare il pio esercizio della Via Ma tris, meditando sui sette dolori di Maria.
Il sabato invece viene celebrata la S.Messa vespertina per tutti confrati  e devoti vivi e defunti, dopo la S.Messa la Madonna viene accompagnata processionalmente nella cappella della confraternita.

Domenica delle Palme
Nella mattinata vengono benedetti palme e ramoscelli di ulivo davanti il sagrato di una chiesa ( che varia annualmente), poi processionalmente ci si avvia in Chiesa Madre dove continuerà la celebrazione Eucaristica.

Lunedì Santo
Viene portato in processione il simulacro del SS.Ecce Homo, dalla Chiesa del Convento alla Chiesa Madre, seguendo un tragitto che tocca tutte le chiese del Paese. Durante la processione viene celebrato il pio esercizio della Via Crucis.

Martedì e Mercoledì Santo
Esercizi spirituali e precetto delle scuole e gruppi.

Giovedì Santo
Santa Messa in “ Coena Domini” in tutte le Chiese e processione all’interno della Chiesa con il SS.mo Sacramento fino all’altare della reposizione.
In seconda serata rappresentazione scenica in piazza dell’ultima cena, orto degli ulivi, arresto, processo a Gesù dinanzi a Caifa, Erode, pilato a cura dell’Associazione Settimana Santa.( da ricordare che la sacra rappresentazione è stata inserita nelle manifestazioni dell’Euro Passion”)e che è l’unica in Sicilia a essere riconosciuta dall’associazione EURO PASSIONE PER L’ITALIA.
Alle 23:30 solenne adorazione Eucaristica in chiesa Madre a cui seguirà la processione notturna del Simulacro dell’Addolorata dalla Matrice al Calvario.
Fino a qualche anno fa veniva fatto comunitariamente la visita alle chiese, oggi il “Viaggio” viene effettuato a gruppi di persone in maniera privata.

Venerdì Santo
In mattinata si prosegue con la rappresentazione scenica della flagellazione e della condanna di Gesù, e della Via Crucis vivente che si concluderà al Calvario( uno dei più belli e suggestivi di Sicilia) con la Crocifissione .
Durante tutta la giornata incessante il pellegrinaggio dei fedeli al Calvario fino alle ore 21 della sera.
Nel pomeriggio in tutte le chiese celebrazione liturgica della passione del Signore.
Alle ore 21 vi è la deposizione e la processione dell’urna con il Cristo morto e della Madonna Addolorata che si concluderà nella notte.

Sabato Santo
Visita per tutta la giornata a Gesù morto e alla Madonna nella cappella della confraternità.
In serata veglia pasquale e calata del velo che copre il Cristo risorto.

Domenica di Pasqua
La festa di Pasqua viene curata per antichissima tradizione dalla Famiglia D’Angelo ( detti angelami)
Nella mattinata giro della banda musicale e raccolta delle offerte nel corso principale.
Dopo la solenne celebrazione Eucaristica di mezzogiorno, esce  dalla Chiesa Madre il simulacro del Cristo Risorto accompagnato da S.Michele Arcangelo che andrà a portare per ben tre volte  alla Madonna che si trova nella Chiesa del Carmine l’annucio della resurrezione del figlio.
Al terzo annunzio la Madonna prima coperta dal manto nero, lascia cadere i colori del lutto e appare festosa e solenne correndo ad abbracciare il Figlio. Dopo l’incontro segue una breve processione per alcune vie del paese con i tre simulacri per concludersi nella piazza della chiesa Madre dove si rieffettuerà l’incontro e la Madonna verrà accompagnata dalla banda musicale e dai fedeli nella sua chiesa.

Ascensione del Signore
Le celebrazioni della Pasqua si concludono con la Domenica dell’Ascensione in cui viene portato in processione il simulacro del Cristo risorto attraverso un itinerario particolare che abbraccia i 4 punti cardinali del paese. In ognuno dei punti cardinali vi è la benedizione del raccolto e delle campagne. Come simbolo viene piantata in un muro una crocetta .
Al passaggio della processione da tutti i balconi vengono lanciati petali di fiori che si deposeranno sulla vara e che saranno conservati per devozione dai fedeli. La processione si concluderà nella Chiesa del Purgatorio dove il simulacro viene custodito nella sua cappella durante l’anno.

Testo a cura del nostro collaboratore Roberto Di Miceli

Galleria Fotografica
relatia alla Processione dell’Addolorata, Giovedì Santo e Venerdì Santo

Foto a cura dei nostri collaboratori Roberto Di Miceli ed Antonio Pendino

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