S. Maria del Carmelo – Pennisi (Fraz. di Acireale – CT)
Intensissima giornata di festa a Pennisi che, come l’altra frazione acese, Aci Platani, venera come Patrona la Madonna del Carmelo.
La svelata, cioè la tradizionale apertura della “cameretta” (nicchia) che custodisce durante l’anno il simulacro della Madonna, da il via ai festeggiamenti alle ore 8.00. Questo momento, tanto atteso da tutti i fedeli, è sicuramente quello più emozionante, che richiama nella chiesa parrocchiale un gran numero di fedeli.
Se la “svelata” rappresenta il momento più atteso, quello certamente centrale è la processione serale, che si snoda per le vie della frazione dopo la S. Messa pomeridiana.
La bella statua della Madonna, dopo la Messa , viene fatta scorrere su degli assi posti a ponte tra l’altare maggiore e l’artistico fercolo, e sistemata su quest’ultimo per essere condotta in processione.
L’uscita della Madonna è il culmine della festa, è il momento in cui la fede si rende manifesta nel giubilo collettivo, e la Madonna, tra gli spari di moschetteria, il suono della banda, le grida dei devoti, lo scampanio festoso e il lancio di carte multicolori dal campanile, torna in mezzo al suo popolo.
Una serie di scivole in legno, allestite in occasione della festa, permettono alla “vara” di scorrere agevolmente sulle scalinate che separano la chiesa dalla strada antistante.
Una volta in strada, ha inizio la processione, con il fercolo e il simulacro della Madonna in testa, seguiti dalla banda musicale che allieta il giro processionale con le sue musiche; a seguire il popolo devoto tutto.
Classicamente, come avviene in molte di queste frazioni di campagna (per esempio Fiandaca, Piano d’Api, Pisano, Fleri e altre) le processioni vengono pianificate in modo tale che il simulacro venerato, in tal caso la Madonna del Carmelo, possa abbracciare il maggior numero di vie possibile, percorrendo buona parte del territorio. Anche qui a Pennisi, difatti, la processione ha raggiunto quartieri anche piuttosto distanti, per consentire a tutti i fedeli, anche quelli che non possono spostarsi da casa, di venerare la sacra immagine della Patrona.
Testo a cura del nostro collaboratore Daniele Pennisi
Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Carmelo Falcotti