S. Giovanni Evangelista – San Giovanni La Punta (CT)
Data della Festa:
Penultima Domenica di Luglio
Ecco arrivata la grande festa patronale di S. Giovanni Apostolo ed Evangelista, festa che negli ultimi anni è stata sempre un crescendo, sia nella devozione che nella pomposità.
San Giovanni La Punta vanta il culto per questo Santo Apostolo ed Evangelista, ed è l’unico paese del catanese, se non di tutta la Sicilia, che lo venera come Patrono e Protettore di tutta la comunità; inoltre il nome stesso del paese deriva dal nome di S. Giovanni Apostolo.
Devozione antica, ma sempre attuale nella vita della parrocchia e di tutta la realtà cittadina.
La devozione a S. Giovanni è l’espressione più autentica della fede in Gesù Cristo, è l’affidamento a lui per intercessione del Santo Patrono, che ne ha scritto uno dei quattro vangeli; egli è l’Apostolo prediletto, egli è stato ai piedi della Croce di Gesù Cristo, e a questo grande uomo gli è stata affidata dallo stesso Gesù la Madre di Dio.
Lui ci indica la vera Via, Verità e Vita che è Cristo Signore, ci da l’esempio di affidarsi al suo amore intramontabile, alla sua eterna misericordia, ci invita a mette sempre al centro dell’attenzione la Parola del Vangelo, ci invita alla sapienza del cuore, al pieno compimento dello Spirito Santo.
S. Giovanni è il Santo prediletto da Gesù, è il suo discepolo tanto amato, e come lui siamo anche noi prediletti, tanto amati da Dio.
La festa in onore di S. Giovanni significa anche questo, il trionfo dell’Amore di Dio ed il trionfo della sua Parola, espressa nei vangeli, di cui S. Giovanni ne è il mezzo che Dio ha usato per donarci il suo messaggio di Speranza ed Amore, per il trionfo della Vita Eterna.
Quindi, grande trepidazione per i solenni festeggiamenti esterni in onore del Santo Apostolo ed Evangelista Giovanni.
La sera del sabato, la sera della vigilia, la festa inizia con la processione per l’offerta della cera al Santo Patrono e processione della reliquia, alla presenza della comunità parrocchiale di S. Giovanni Evangelista di Acireale.
La processione inizia dalla chiesa di S. Giuseppe, e percorrendo le vie principali del paese raggiunge la chiesa madre per la celebrazione di una S. Messa Solenne, alla presenza di tutto il clero cittadino e delle rappresentanze civili e militari che poch’anzi avevano partecipato alla processione.
Dopo la S. Messa, breve processione con il braccio reliquiario fino alla piccola cappella della cameretta, adiacente all’edificio della chiesa madre, e subito dopo, tra gli evviva commossi dei devoti e dei fedeli tutti, il simulacro del Santo Patrono viene svelato con l’apertura della sua cameretta dove viene custodito durante l’anno.
L’indomani, giorno della festa, di mattina il Santo Patrono trionfalmente fa il suo ingresso in chiesa madre ed il simulacro viene quindi traslato sull’altare maggiore alla venerazione dei fedeli che vengono a venerare la sua immagine durante tutto il giorno.
Durante la mattinata viene celebrato il Solenne Pontificale da parte del Vescovo della diocesi e nel pomeriggio, alle ore 17,45, dopo aver prelevato il simulacro dall’altare ed averlo collocato sull’artistico fercolo ligneo, S. Giovanni fa la sua prima uscita trionfale dalla chiesa madre, tra lanci di carte multicolori, scampanio a festa delle campane ed applausi scroscianti; a tutto questo scenario fatto da cornice i bei fuochi d’artificio che per un lungo periodo riempiono il cielo puntese, ed interrotto la quiete di una domenica pomeriggio da assordanti boati, per indicare a tutto il vicinato che San Giovanni La Punta è in festa per il Santo Patrono, che in quel momento S. Giovanni si consegna a tutto il paese uscendo dalla sua chiesa, e quindi questo è un momento molto significativo per tutta la comunità.
Al termine dei fuochi viene eseguita la tradizionale “Cantata in onore di S. Giovanni” ed al termine inizia la lunga processione per le vie del paese.
La festa un tempo non si festeggiava ogni anno, ma a cadenza triennale circa; si organizzava a settembre dunque la festa grande, e per la festa liturgica, il 27 dicembre, si faceva una festa annuale in tono minore con una breve processione. Da alcuni anni si è preferito, per volere dei devoti, di organizzarla ogni anno e a dicembre fare soltanto una festa liturgica solenne portando il simulacro del Santo Patrono a spalla fino al sacrato della chiesa per lo sparo dei fuochi.
Di anno in anno la festa esterna è andata sempre ad accrescersi e a popolarsi di fedeli dai paesi vicini, segno che il grande lavoro eseguito dalla commissione e dal parroco è stato apprezzato, e l’interesse da parte di tutti accresce sempre di più nei confronti del Santo Patrono, affinché gli venga organizzata una festa degna di se.
In tarda serata il Santo Patrono fa il suo ingresso in chiesa e subito dopo il simulacro viene conservato all’interno della sua cameretta.
Testo a cura di Vincenzo Zappalà
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà e del nostro collaboratore Giovanni Crisafulli