S. Maria Assunta – Puntalazzo (Fraz. di Mascali – CT)

Data della Festa:
15 Agosto

La festa di Puntalazzo è una festa che rientra nello stile delle feste della zona del giarrese, di cui a capo fa quella di S. Alfio, Filadelfo e Cirino di Sant’Alfio; in questo gruppo potrebbero rientrare benissimo anche S. Giovanni Battista di San Giovanni Montebello, S. Vito di Macchia, S. Maria del Carmelo di Sciara, S. Michele di Montargano, la Madonna Bambina di Tagliaborse e la Madonna della Vena di Vena; queste le più conosciute e pompose, dove vi partecipano gente da tutto il vicinato che accorrono non solo per la devozione, ma per passare una serata all’insegna del divertimento e dell’emozione, con fuochi d’artificio, luci e spettacoli in piazza.
Lo stile di queste feste è che cambiano la commissione ogni anno, si raccolgono le offerte durante tutto l’anno (a Sant’Alfio, la commissione dell’anno successivo raccoglie già il giorno della festa attuale), le offerte si raccolgono in tutta la zona e nelle altre feste, (infatti a Puntalazzo c’erano le commissioni delle feste degli altri paesi che raccoglievano per la propria festa); quasi tutte queste che sono state citate, mettono in palio dei prodotti che si vincono con un sorteggio, prodotti anche di una certa consistenza, come un’auto per la festa di S. Alfio, illuminazioni in tutte le strade del paese anche dove non passa la processione, le bancarelle, addobbi floreali abbondanti in chiesa, grande quantità di fuochi d’artificio, molti ex-voto appesi ai simulacri o ai fercoli, esecuzione della “Cantata” al momento dell’uscita e  soprattutto grande devozione; ecco appena citate tutte le caratteristiche delle feste del giarrese a cui anche Puntalazzo ne fa parte..
Quindi chi va a vedere questo tipo di feste la pomposità è assicurata e anche a Puntalazzo tutte queste caratteristiche rientrano.
La vara a quattro colonne con baldacchino nel pomeriggio viene entrata dentro la chiesa e al momento dell’inizio della S. Messa solenne il simulacro della Madonna viene sceso dall’altare e messo sulla vara.
Poi si celebra la S. Messa con una mensa allestita davanti alla vara e dopo la messa, prima dell’uscita, si addobbano le colonne della vara con gli ex-voto donati dai fedeli nel corso degli anni per grazie ricevute per intercessione della Vergine.
Subito dopo avviene la trionfale uscita, tra il suono delle campane, il lancio di carte multicolori e lo sparo di un nutrito spettacolo pirotecnico.
La Madonna sosta intanto davanti al sacrato per l’esecuzione della “Cantata” da parte dei devoti accompagnati dalla banda musicale, e poi avviene il giro processionale per le vie del borgo; il popolo partecipa numeroso anche dai paesi vicini.
In serata vi è il rientro: la Madonna ritorna nella sua cameretta per la venerazione dei fedeli e poi in tarda serata viene velata chiudendo le porte della cameretta e a mezzanotte i fuochi d’artificio di chiusura.

Testo a cura di Vincenzo Zappalà

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