S. Antonio Abate – Festa Grande Estiva – Camporotondo Etneo (CT)
Data della Festa:
1° Domenica di Agosto
Camporotondo Etneo e S. Antonio Abate: una fede ed un amore intramontabili, una fede antica, ricca di tradizione, valori sani, puri, genuini.
Tutto il paese si unisce e stringe attorno al proprio Santo Patrono.
Quest’anno ricorre la grande festa esterna estiva, che si organizza ogni due anni in maniera pomposa.
Solitamente il Santo Patrono viene festeggiato due volte l’anno, il 17 gennaio e la prima domenica d’agosto con semplici feste liturgiche in chiesa, dove viene svelato il Santo dalla sua cappella e le due giornate di festa sono ricche di celebrazioni eucaristiche, per concludersi infine con l’esposizione in piazza dell’artistico simulacro, lo sparo dei fuochi d’artificio e la conclusiva chiusura della cameretta.
Invece, ad anni alterni, la festa d’agosto viene ancor più solennizzata organizzando i festeggiamenti esterni con due processioni il sabato e la domenica.
In quei giorni tutto il paese cambia aspetto: si allestiscono le luminarie in tutto il paese, si abbelliscono i balconi e le strade con bandiere e luci, si organizzano la sera in piazza spettacoli di vario genere.
Ma tutta l’attenzione del paese si ha nelle tre giornate di festa, incominciando dal venerdì in cui si ha la processione della reliquia alla presenza di altre comunità che venerano il Santo Anacoreta, venute a Camporotondo per l’occorrenza a fare fraternità, scambio di culture, festeggiare insieme e soprattutto onorare il Santo Protettore.
Si forma così un’unica famiglia perchè S. Antonio è unico per tutti.
Dopo la processione serale, in un clima di giubilo, si ha la solenne svelata del Santo con l’apertura della sua cameretta, tra gridi di evviva, applausi e commozione generale; inoltre, quest’anno la festa esterna è coincisa con il “Giubileo Antoniano” nel 1650° anniversario della morte del Santo, quindi con uno “Spirito Nuovo”, un giubilo e commozione ancor più intensa.
Il sabato sera avviene la prima processione con il simulacro posto sull’artistico fercolo con baldacchino a sei colonne, tutto indorato.
Intorno alle ore 20,30 avviene la prima uscita dalla chiesa, in cui S. Antonio esce trionfalmente in piazza per consegnarsi alla cittadinanza; adesso S. Antonio è dei camporotondesi, è tra le case e le strade di Camporotondo, tra le famiglie, tra tutto il popolo; S. Antonio diventa in quel momento patrimonio di ogni singolo compaesano, lui passa tra le loro strade e gli da la benedizione del Signore attraverso la sua intercessione e la sua santità.
Quindi esce trionfalmente, tra il suono a festa delle campane, il lancio di carte multicolori e lo sparo dei fuochi d’artificio.
Il simulacro viene portato a spalla fino in piazza per poi essere sistemato sul fercolo trainato dalla spinta dei devoti con saio bianco che tirano due lunghi cordoni.
La domenica sera, sempre con gli stessi orari, si ripete una seconda processione passando però da una ripida strada in discesa, in basolato lavico, dove il Santo la percorre con l’accompagnamento dei fuochi d’artificio: S. Antonio sta effettuando la tradizionale “Calata alla Sciara”.
La serata si conclude infine con il rientro del Santo in chiesa e la chiusura della cameretta, per un arrivederci al 17 gennaio prossimo e alla prossima festa esterna del 2008.
Testo a cura di Vincenzo Zappalà
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà
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