SS. Salvatore – Militello Val di Catania (CT)

Data della Festa:
18 Agosto

È arrivato oggi a Militello il giorno tanto atteso da tutti, non solo da tutti i militellesi ma anche dalla gente dell’interland calatino: oggi, 18 agosto, la festa del Patrono, il SS. Salvatore, il Patrono del Mondo, come loro lo definiscono.
Questa è una delle più grandi, assieme a quella della Madonna della Stella, e solenni feste del paese, dove tutto, ma proprio tutto il paese partecipa, dove in ogni strada, in ogni casa è festa, dove qualsiasi cosa parla del SS. Salvatore.
Dopo la piccola anticipazione della festa di S. Benedetto, l’estate militellese è caratterizzata dalla grande festa del SS. Salvatore e quella della Madonna della Stella l’8 di settembre.
Il semplice fedele o turista che arriva a Militello quel giorno, già alle porte del paese capisce subito che li c’è festa, perchè vede i balconi delle case riccamente addobbati con bandiere e luci, le strade con drappi e candele; particolarità di Militello è che gli addobbi, come anche nelle altre feste del paese, non sono i classici usati in molti posti, ma sono degli addobbi particolari e personalizzati per ciascuna festa, e questa del SS. Salvatore ne fa da modello massimo.
Questa festa è unica nel suo genere, da tutti i punti di vista, incominciando dagli svariati addobbi, sia quelli delle strade e sia anche negli abiti dei devoti.
Gli addobbi dei balconi sono caratterizzati dalle bandiere di colore rosso e bianco, il colore del SS. Salvatore, con, in alcune, lo stemma patronale che consiste nella sfera del globo terrestre con la Croce; nella via che porta alla chiesa del Calvario inoltre, sono allestiti dei drappi in stoffa rossa e bianca che formano dei piccoli archi dove passerà la processione; in alcuni balconi inoltre viene esposto lo stemma patronale luminoso.
A terra, precisamente nell’asfalto della via principale del paese e nella piazza, vengono disegnati delle scritte in onore del Santo Patrono e, soprattutto in piazza, uno stemma patronale gigante.
Nei muri delle strade vengono incollati svariati manifesti con delle frasi in onore del Cristo; gli abiti dei devoti sono caratterizzati da maglietta rossa con fazzoletto bianco e in questi due indumenti sono impresse immagini del simulacro o il tradizionale stemma patronale; i mortai per il lancio delle carte multicolori dell’uscita sono tinti di rosso con l’immagine riprodotta dello stemma patronale e nei volantini multicolori ci sono stampate diverse frasi in onore del Cristo.
Quindi come accennato in precedenza tutto è personalizzato e tutto parla del SS. Salvatore.
La devozione è grande, incominciando dalla svelata del simulacro con tutto il fercolo che avviene la sera della vigilia, in cui vengono aperte le porte della grande cappella tramite le tre famose chiavi chiamate URBIS PRAEFE, R.ARCHIPRESBYTER E UNIVERSITAS MILITELLI, e il SS. Salvatore viene traslato fino all’altare maggiore, tra grida di gioia, applausi e lacrime di commozione.
Il 18 agosto, di mattina le celebrazioni liturgiche in cui tutti i devoti si recano in chiesa madre a rendere il loro omaggio, alcuni portando dei ceri accesi e lasciandoli ai piedi della cappella  momentaneamente aperta
Alle ore 17,00 in punto avviene la trionfale uscita del SS. Salvatore sul sacrato della chiesa, tra il lancio delle carte multicolori, lo sparo di una numerosa “moschetteria” in piazza e lo sparo di un grandioso spettacolo pirotecnico fuori paese.
Dopo i fuochi, il Cristo viene sceso dal sacrato percorrendo le ripide scalinate fino ad arrivare in piazza per la tradizionale “spugghiata de picciriddi”: numerosi bambini vengono offerti dai genitori al Santo Patrono affinché egli li protegga nella loro vita; dapprima vengono spogliati dei loro vestiti, poi vendono innalzati in alto nudi tra le grida dei devoti, successivamente vengono rivestiti con una maglietta rossa con l’immagine del SS. Salvatore, ed infine nuovamente innalzati con la maglietta.
Questo procedimento avviene per ciascun bambino e l’offerta dura circa mezz’ora perchè l’affluenza delle offerte aumenta di anno in anno.
Al termine di questa particolare e bella tradizione, inizia la processione a spalla, dapprima scendendo verso la chiesa della Madonna della Stella, la Patrona del paese, quindi quando il SS. Salvatore arriva in piazza davanti il sacrato del Santuario della Patrona, il simulacro viene innalzato, azione che potrebbe avere diverse interpretazioni, come quella che sta quasi ad indicare che il Cristo saluta la Madre e i due patroni si salutano a vicenda, ma anche far vedere la resistenza dei devoti nel portare la pesante vara, od anche portare in trionfo il “Santo Patrono del Mondo”, in quanto i devoti delle due patroni sono in simpatica rivalità, gareggiando a chi organizza la festa migliore, anche perchè le due feste sono molto simili nel loro genere e si possono considerare dello stesso calibro e pomposità..
Successivamente il Santo Patrono sale fino al Calvario dove lo accoglie un ricco spettacolo pirotecnico e successivamente la processione riprende fino a tarda serata, sistemando il simulacro con il baldacchino ligneo su un carro a quattro ruote, e quindi non portato più a spalla dai devoti per tutta la processione.
In tarda serata la processione si conclude con un ricco spettacolo pirotecnico di chiusura.
Il simulacro rimarrà esposto per tutta la settimana per il solenne Ottavario di preghiera ed il giorno dell’Ottava ci svolge una seconda processione per le vie rimanenti del paese, e al termine della serata il simulacro con la vara verranno ricollocati nella loro cappella e le porte di essa, tramite le famose tre chiavi, verranno rinchiuse custodendo il SS. Salvatore per un anno intero fino alla prossima festa del 18 agosto dell’anno successivo.
I militellesi dovranno aspettare soltanto poche settimane per l’altra grande festa della Santa Patrona, la Madonna della Stella, che conclude i grandi festeggiamenti estivi del paese.

Testo a cura di Vincenzo Zappalà

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Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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