S. Maria di Valverde – Enna
Data della Festa:
Ultima Domenica di Agosto
La festa di Maria SS. di Valverde risale a tempi antichissimi. Addirittura il suo culto si deve a S. Pancrazio, che giunse ad Enna per diffondere il cristianesimo. S. Pancrazio convertì i contadini e i cittadini ennesi grazie ad un miracolo per intercessione della Madonna: infatti vi fu un periodo di grande carestia, in particolar modo nei pressi del torrente Torcicoda, che scorre lungo le pendici della montagna su cui sorge Enna. La popolazione ennese credeva alla Dea Cerere, ed è proprio dove sorgeva un tempio maestoso alla dea in cui ora si trova il Santuario della Madonna di “Beddi Virdi” (così chiamata in dialetto ennese). Il Santo pregò molto, affinché la Madonna riportasse periodi prosperosi e fecondi per l’agricoltura ennese e affinché evitasse la pioggia che avrebbe distrutto i frutti agricoli. Così fù, e i cittadini si convertirono in gran massa, e inoltre S. Pancrazio evitò un eccidio di giovinette, tutte vergini, che venivano sacrificate nei riti religiosi verso la Dea Cerere per portare fecondità e ricchezza alle terre.
La festa della Madonna di Valverde coincide proprio con il periodo in cui venivano fatti i grandi festeggiamenti serali in onore di Cerere, le “Cerealie”.
Maria SS. di Valverde fu Patrona del popolo ennese fino al 1412, quando ad Enna giunse miracolosamente la statua dell’attuale Patrona Maria SS. delle Visitazione.
I festeggiamenti in onore dell’antica Patrona di Enna sono organizzati dalla confraternita della Madonna di Valverde.
La confraternita fu istituita nel 1799 da agricoltori, e si fregia dello stemma turrito della città che è rappresentato nella facciata principale del Santuario e nell’insegna del rettore. Anticamente riunì l’antica società segreta dei Cavalieri della Torre, che in un primo momento ebbe scopi patriottici e in un secondo si adeguò al dovere di aiutare i bisognosi e a opere di carità di cui si deve occupare una confraternita. Il Santuario della Madonna di Valverde conta di affreschi, quadri e sculture. L’affresco principale è quello dell’altare, dove è rappresentata Enna con ai piedi San Pancrazio e dei contadini che invocano la Vergine proclamandola Patrona. Il simulacro della Vergine di Valverde è custodito in una cappella con la tela del simulacro. Il simulacro risale al VII secolo, ed è in lamina d’oro nella veste, e il manto in oro zecchino è del 1854.
La settimana precedente l’ultima domenica di agosto il simulacro della Vergine Maria viene svelato e esposto, viene portato dalla cappella votiva all’altare maggiore del Santuario, e invece la prima domenica di settembre viene richiusa nella sua cappella. La festa si celebra l’ultima domenica di agosto, e la Madonna viene portata su un fercolo che ha grande somiglianza con il fercolo della Madonna della Visitazione. La processione è composta pure dagli ignudi, e dalle rappresentanza delle quindici confraternite ennesi seguite dai simulacri di San Michele e San Giuseppe che precedono la confraternita e la “Nave d’Oro” della Madonna di Valverde. La processione parte dal Santuario omonimo sino in Duomo per la celebrazione della messa solenne (anticamente il simulacro veniva portato in chiesa madre a mezzogiorno). Da li dopo la santa messa percorre la via Roma sino in piazza San Tommaso per poi tornare dalla stessa via e tornare nella sua chiesa Santuario. Dopo l’entrata e la svestizione del simulacro dagli ori vi è lo spettacolo pirotecnico.
Testo a cura del nostro collaboratore Antonio Messina
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Foto a cura del nostro collaboratore Francesco Campione
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