S. Maria Immacolata – Enna

di Vincenzo Zappalà · Pubblicato * · Aggiornato *

Data della Festa:
8 Dicembre

La festa di Maria SS. Immacolata ha radici antiche per la città di Enna. Infatti l’originale simulacro di Maria SS. Immacolata, opera d’arte del Quattrocchi, risale al 1400, ed è gelosamente custodito dalla confraternita omonima nella chiesa di S. Francesco D’Assisi. Anticamente, l’8 dicembre di ogni anno, la Confraternita dell’Immacolata, attraverso un marchingegno dell’epoca, prelevava il simulacro dall’altare maggiore della chiesa e lo portava in processione per le vie dell’allora Castrogiovanni (Enna). La chiesa era anticamente parte dell’antico palazzo della famiglia Chiaramonte, che cedette dopo anni il locale per adibirlo a chiesa parrocchiale. L’interno della chiesa è riccamente decorato e affrescato da bravi pittori dell’epoca, ed oltre al simulacro della Madonna Immacolata la chiesa si dota di un cofanetto (simile ad un’arca) in argento e oro.
La festa comincia già due settimane prima dell’otto dicembre, con la tradizionale svelata del simulacro della Madonna. Seguono S. Messe e funzioni religiose, con la novena a Maria Santisima. Il 7 dicembre vi è la S. Messa presieduta dal Vescovo di Piazza Armerina S.E.R. Mons. Michele Pennisi, con la partecipazione delle autorità politiche e civili.
L’otto dicembre, il giorno della festa a Maria SS. Immacolata, si susseguono una serie di messe e alle ore 11:00 circa, ha luogo la processione della confraternita e dei vigili del fuoco della città di Enna, che fanno un annuale omaggio floreale alla tela con l’immagine del simulacro quattrocentesco di Maria Immacolata posto nell’antico balcone della chiesa. Alle ore 18:00 circa l’inizio della processione per le vie cittadine con una tappa nella chiesa del Carmine per la S. Messa, e subito dopo il rientro in chiesa con i fuochi pirotecnici. In processione va una copia del simulacro quattrocentesco perchè quello rimane in chiesa. Il 16 dicembre il simulacro della Madonna viene chiuso all’interno della cameretta dell’altare maggiore in attesa della festa che verrà ripetuta nell’anno successivo.

Testo a cura del nostro collaboratore Antonio Messina

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Foto a cura del nostro collaboratore Antonio Messina