S. Antonio Abate – Novara di Sicilia (ME)

Data della Festa:
Domenica successiva al 17 Gennaio

A Novara di Sicilia la venerazione a Sant’Antonio Abate  è molto sentita, esiste un quartiere chiamato “ Sant’ Antonio” dove sorge la seicentesca chiesa dedicata al Santo. La costruzione di questa Chiesa probabilmente risale al 1609, com’è indicata dall’iscrizione posta sul lato destro della facciata, al centro della stessa è inciso l’anno 1669 che forse indica la data di compimento del lavoro.
Nella facciata si ammira la bella porta imitazione dello stile normanno con arco a sesto acuto,[1]con due stipiti di finissimo intaglio raffiguranti San Paolo (a destra) avente in mano un serpente e una spada, e Sant’Antonio Abate (a sinistra) rappresentato con il bastone in mano e un porcellino entrambi hanno al proprio fianco un angelo.
Le due porte laterali sono invece un misto tra l’acuto e l’arcuato.
Il campanile, che ospita tre campane, ha forma cuspidale di colore rossastro e alla base è incisa la data 1732, data che dovrebbe indicare l’epoca in cui ebbe inizio la sua costruzione, ma è anche probabile che essa indichi l’anno in cui i lavori furono terminati.[2]
L’interno è suddiviso in tre navate, segnate da 10 colonne in pietra arenaria di estrazione locale costituite da un unico blocco e sormontate da altrettanti capitelli uguali tra loro a due a due. La Sua festa si celebra il 17 gennaio, (se cade di domenica, altrimenti è rimandata alla domenica seguente) ed è  preceduta dalla “Settena”, sette giorni di preparazione, durante la quale si recitano le preghiere e si cantano Inni dedicati al Santo.
La sera della vigilia, inoltre, si accende il fuoco al piano terra della torre campanaria, esso è acceso con la legna offerta dai devoti che, venendo a fare “u viaggiu”, cioè una visita di omaggio al Santo, portano sottobraccio un pezzo di tronco per arderlo. A seguito della S. Messa viene celebrata una antica  funzione religiosa chiamata “u du’ uri” (il “due ore”) perché anticamente veniva celebrata due ore prima dal crepuscolo. La funzione consiste nella recita della coroncina della “Settena” con in più il Santo Rosario,il canto delle Litanie Mariane e l’esposizione della reliquia del Santo. L’inno di Sant’Antonio e le Litanie ripetono antiche melodie paesane accompagnate da un vecchio organo a canne che è azionato a mano per mezzo di un mantice.
La processione si svolge di mattina, il giorno della festa liturgica se è domenica oppure la domenica successiva al 17, dopo la Messa solenne, subito dopo la benedizione degli animali che avviene sul sagrato della Chiesa. Aumentano i fedeli che visitano il Santo con i loro animali. Negli anni sono stati benedetti cani, gatti, criceti, scoiattoli, pesci, pecore, caprette, agnellini, pony, cavalli e anche tartarughe!
Secondo le antiche tradizioni popolari esisteva una “ scommessa” tra S. Antonio e S. Sebastiano  che si celebra il 20, o meglio tra gli abitanti del quartiere di S. Antonio e quelli di S. Sebastiano. Negli anni scorsi, quando la popolazione a Novara era molto superiore a quella odierna venivano fatte le processioni di tutti e due i Santi. Poiché entrambe le feste cadono nel mese di gennaio poteva accadere che vi fosse la neve, e che non potesse essere celebrata una delle due feste o nessuna delle due. Gli abitanti dei rispettivi quartieri scommettevano l’uno con l’altro che i rispettivi Santi sarebbero usciti, e nessuno voleva perdere! Quindi se S. Antonio usciva, gli abitanti del quartiere di San Sebastiano erano pronti a tutto pur di celebrare la processione, anche a togliere 50 cm di neve dalla strada festeggiare il loro Santo, incuranti anche del ghiaccio che c’era per la strada. L’importante era che non piovesse né nevicasse. Purtroppo negli anni la popolazione è notevolmente calata, e i devoti di Sant’ Antonio sono molti di più di quelli di San Sebastiano, quindi la processione in onore di Antonio Abate viene celebrata ogni anno, tranne nel caso in cui le condizioni atmosferiche non siano buone, mentre la processione di S. Sebastiano si svolge ormai molto raramente.
La Chiesa di Sant’ Antonio è sede dell’antica confraternita maschile dedicata al Santo che lo precede durante la processione.

[1]  Cfr. S. Di Pietro, Novara di Sicilia e il suo territorio libro IV Novara sacra e abbazia Santa Maria la Noara pag. 80.
[2]  Cfr. S. Di Pietro, op. cit. pag. 81.

Testo a cura della nostra collaboratrice Angela Pantano

Galleria Fotografica
Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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