S. Maria della Consolazione – Termini Imerese (PA)
La Parrocchia Della Madonna della Consolazione
La chiesa della Madonna della Consolazione nasce nella metà del 1500, con esattezza nell’anno 1553.
Infatti la prima chiesetta era diventata la casa del farmacista che aveva fatto dipingere da un certo Costantino Boccaccio la miracolosa immagine di Maria sul muro della sua casa.
Negli anni a venire il culto e la popolarità dell’immagine cresceva a dismisura che chiamando grandissime numerose ali di folla, si ritenne necessario di costruire una nuova chiesa, la quale si iniziò la sua costruzione nell’anno 1556.
Anche questa fu ritenuta piccola per il concorso dei fedeli e nell’anno 1647 si iniziò la costruzione del magnifico tempio che fu quello che giunse ai giorni nostri.
L’impianto a tre navate, con ampio transetto e largo presbiterio, si aprivano sotto lo sguardo della amatissima Madonna della Consolazione ricreandone l’aspetto a pianta basilicale.
La chiesa infine fu abbellita dagli stuccatori della scuola del Serpotta, i quali hanno dato alla chiesa un gusto fermamente di tipo barocco.
Il Dipinto
La sacra e miracolosa immagine della Madonna è un’opera d’arte che merita. Fu realizzato su lavagna e dipinto ad olio.
Il dipinto, nella sua semplicità, racchiude straordinarie bellezze e accennati sorrisi, che si possono scorgere sul volto della Madonna e del Bambino Gesù benedicente.
L’immagine segue un canone, gia seguito nel Trecento e nel Quattrocento, quello delle Madonne sedute.
Infatti la Madonna in questo caso è seduta, e sul suo azzurrissimo manto poggia anch’esso seduto sulle ginocchia di Maria il Bambinello, e nello stesso tempo poggia la guancia su quella della castissima Madre, modalità rivisitata, ma che già è presente sia nell’arte occidentale ma sopratutto nelle icone della Madonna di stampo orientale.
Anche l’atteggiamento della Madonna è qualcosa di estremamente eccezionale: i suoi occhi penetranti, il suo appena accennato sorriso, e la sua mano dolce, come se ti invitasse prenderla, ti riempiono il cuore di gioia e serenità nel sapere che dall’alto del suo trono c’è una Madre pronta, senza mai esitare a consolarci.
Il Miracolo
Il miracolo del Bambino paralitico a Termini Imerese è abbastanza conosciuto.
Una donna di nome Domenica Russo, aveva un figlio con una menomazione alle gambe: era paralitico sin dalla nascita.
La pia donna quando prendeva le medicine nella farmacia di un certo Cosmo D’Agra, (l’immagine della Madonna era dipinta sul muro esterno della farmacia) prendeva anche dell’olio di oliva che alimentava la lampada che ardeva davanti l’immagine della Madonna, e avendo fede ungeva le membra malate del figlio.
Una mattina successe l’incredibile: la donna vide il suo figliuolo camminare per la casa, e fu tanta la gioia che subito si richiamò l’attenzione dell’intero quartiere.
Subito Domenica gridò al miracolo perchè gia da anni aveva interrotto la cura con i farmaci dei dottori i quali avevano assicurato che non c’erano più speranze che suo figlio non potesse più camminare; l’unica cura intrapresa volutamente da Domenica, era quella di ungere con l’olio della lampada che ardeva davanti l’immagine le membra malate del figlio.
Subito il popolo della città si fece avanti, a pregare e lodare la Madonna, portando doni, offerte ceri e fiori, che vennero posti davanti la miracolosa effige.
E da quel giorno il popolo fedele chiamò quel dipinto col titolo di Madonna della Consolazione perchè tale fu la pietà mossa dalla Vergine a consolare la donna.
Il secondo prodigio
Verso il 1650, quando l’interno della chiesa fu ultimato, ancora si doveva rivoltare il quadro verso l’interno.
Quindi, liberata la parte interessata dal resto del muro, si penso di legare la porzione di muro col dipinto con due grosse funi, le quali servivano per sostenerlo durante il sollevamento, e per ruotarlo verso l’interno.
Accertata che ogni cosa era al posto giusto, e che l’immagine era saldamente ancorata alle funi, incominciò il sollevamento.
Ma ad un tratto la gioia di tutti si trasformò in paura: un tonfo sordo fece temere il peggio.
Infatti una delle corde che sostenere il dipinto si ruppe, e ovviamente non avendo più sostegno da una lato cadde da considerevole altezza, da circa due metri.
Tutti gli operai accorsero a vedere che cosa era successo al quadro, e in quel momento la gioia fu tanta nel vedere la sacra immagine intatta visto che era stata dipinta su lavagna.
Costatata anche l’integrità del dipinto, i lavori ripresero e finalmente il quadro della Madonna, sotto il titolo della Consolazione, fu rivoltato trionfalmente in chiesa tra la festa e la gioia del popolo.
Era i 14 gennaio quando avvenne questo prodigio, e questo giorno fu scelto come giorno festivo per la città di Termini Imerese che ne ricorda sia il prodigio del bambino che quello del quadro, al quale i termitani sono particolarmente legati.
La festa
Ogni anno finita la festa dell’Immacolata, ci si prepara alla novena della Madonna della Consolazione.
Infatti la novena incomincia il 6 gennaio e si conclude il 13 gennaio.
Ogni giorno della novena è scandito dal SS. Rosario, dalla supplica alla Madonna, e dalla S. Messa, con l’attesissima “Prerica”(predica) che ogni giorno un sacerdote diverso fa in base dei temi riguardanti la Madonna.
Il quattordici gennaio è caratterizzato dal fatto che viene ricordato il miracolo della caduta del quadro, e donne, uomini, bambini, insomma tutti, vanno li, davanti alla “Dispensatrice delle Grazie”, alla Madre di ogni consolazione, a chiedere grazie e salute.
La giornata è caratterizzata da altri due momenti: l’offerta dell’olio e la processione con la copia del dipinto.
L’offerta dell’olio è un momento emozionante: qui ogni persona dona un pò del proprio olio, che man mano riempie il vano della lampada dove verrà acceso lo stoppino.
Dopo la celebrazione inizia la processione della copia dell’affresco della Madonna.
A differenza delle altre processioni qui non è mai stata presente la banda musicale, perchè il pellegrinaggio assume anche caratteri penitenziari, quindi è un continuare quello che si stava facendo in chiesa, pregare e pregare.
Al suo rientro, dopo la benedizione solenne, verrà effettuata la benedizione dell’olio benedetto della lampada che arde incessantemente dal 1553 davanti la Madonna della Consolazione
Testo a cura del nostro collaboratore Gaetano Spicuzza
Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Gaetano Spicuzza