S. Antonio “Antoninello” di Padova (Parte Bassa della Città) – Termini Imerese (PA)
La festa del “Santo dei Miracoli” a Termini Imerese è assai sentita e rinomata.
Le celebrazioni sono molto partecipate dal popolo, che devoto si riversa nelle due chiese dedicate al Santo implorando grazie e perdono.
Il giorno dei festeggiamenti nella parte bassa della città, precisamente nella chiesa di S. Antonio comunemente chiamata dai termitani Sant’Antoninello.
Il primo di giugno infatti inizia la “tredicina” in onore del Santo e dopo il si recita il Rosario di Sant’Antonio cantato in lingua siciliana.
La città alle 8:00 del mattino è destata da 13 colpi a cannone che annunzierà l’inizio dei festeggiamenti in onore del Santo, seguito dallo scampanio delle campane.
Le messe verranno celebrate una ogni ora a partire dal primo mattino fino alle ore 12:00,
Alla fine di ogni celebrazione vengono distribuiti i pani benedetti, altri invece vengono comprati in quantità industriali da privati, che una volta benedetti li distribuiranno al vicinato e ai parenti più stretti.
La sera dalla chiesetta si diparte la processione con la statua in legno lungo le vie del centro storico.
Assume caratteristiche eccezionali quando essa prima di rientrare in chiesa attraversa gli stretti vicoli adiacenti alla chiesa larghi non meno di 1,37 cm, e la gente al suo passaggio lancia petali di rose e carte multicolori.
Dopo una breve sosta nel sagrato della piccola chiesetta, S.Antonio rientra in chiesa, accompagnato dal popolo e dalla banda musicale,
Al suono della campanella il Santo viene poggiato a terra al grido di “e chiamamulu ca nna aiuta” tutti rispondono “viva Sant’Antoniu” concludendo cosi la processione; dopo una piccolissima preghiera S. Antonio è prelevato dal fercolo e durante le note dell’Inno il Santo viene collocato sopra l’altare maggiore per rimanervi sino al tredici giugno sera, quando dall’altare verrà prelevato e riposto in una nicchia accanto all’altare.
Questa festa del primo giugno, e da preludio a quella del tredici giugno celebrata nella parte alta della città nella parrocchia dedicata al Santo.
Testo a cura del nostro collaboratore Giuseppe Spicuzza
Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Gaetano Spicuzza