S. Sebastiano Martire – Ottava – Acireale (CT)
La città e i devoti di Acireale porgono l’ultimo saluto al loro Santo Compatrono, S. Sebastiano Martire.
Tutti si ritrovano in Basilica per la svelata del Santo alle prime ore della mattina, dove viene prelevato il simulacro e posto sull’altare maggiore per l’intera giornata; il fercolo argenteo, diversamente dal giorno della festa, rimane all’interno della cameretta.
La sera, dopo la S. Messa Solenne, il simulacro viene prelevato dall’altare: tutti i devoti si riversano ai piedi dell’altare, e gridando incessantemente per circa mezz’ora accolgono l’artistico simulacro, che molto lentamente scende tramite due lunghe travi, dall’altare maggiore fino alla piccola “varetta” a spalla.
Quando “San Mastiano” è tra i suoi devoti è un momento di grande giubilo, e processionalmente viene portato a spalla e fatto ammirare da tutti, anche da quelli che non hanno trovato posto sulla navata centrale della Basilica, infatti, invece di percorrere la navata centrale, S. Sebastiano inizialmente percorre la navata laterale destra, per poi uscire sul sacrato e fare il giro della piazza antistante per l’ultimo saluto alla città.
Dopo lo sparo dei fuochi d’artificio, S. Sebastiano rientra in Basilica percorrendo stavolta la navata laterale sinistra.
Arrivando ai piedi dell’altare maggiore, prima di ritornare nella sua cameretta, S. Sebastiano viene girato verso la navata centrale con lo sguardo rivolto verso la piazza, per ancora un ultimo saluto.
S. Sebastiano infine ritorna nella sua cameretta, e al grido e le preghiere incessanti dei devoti, la sua immagine viene velata.
I fedeli tutti dovranno aspettare il prossimo 20 gennaio per potere rivedere il proprio Santo Protettore S. Sebastiano, ma tornano a casa con la consapevolezza che lui è sempre con loro, soprattutto nei momenti difficili.
Testo a cura di Vincenzo Zappalà
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà e del nostro collaboratore Antonio Pavone