S. Croce – Castelbuono (PA)
Il 3 maggio, così come ormai avviene da secoli, Castelbuono si genuflette ancora una volta ai piedi del Santissimo Crocifisso della Santa Croce e le labbra si dischiudono nel nome di Gesù.
La festa nacque nel 1413, quando, ricorrendo il 1100° anniversario dell’invenzione della Croce ad opera di Sant’Elena, i Padri Riformati collocarono una croce in marmo bianco su un poggio che sovrasta l’abitato. Da quell’anno la tradizione si è perpetuata in tutto il suo fascino.
Fulcro della festa sono la chiesa di Sant’Antonino e la piccola chiesetta della Santa Croce, sorta dove si ergeva la Croce originale. Oggi la chiesetta della Santa Croce non ospita più la croce in marmo (spostata nel 1600 al convento di Sant’Antonino) ma un pregevole Crocifisso del ‘400 oltre ad altri piccoli soggetti devozionali e agli affreschi (alcuni seicenteschi, altri ottocenteschi).
La festa 2008 si è svolta secondo il nuovo programma serale in contraddizione con la tradizione che la voleva mattutina.
Da secoli è la congregazione maschile del Santissimo Crocifisso a solennizzare il momento.
Sin dalla mattina i devoti compiono i “viaggi” alla chiesetta della Santa Croce recitando antiche preghiere tra le quali spicca la preghiera che dà il nome siciliano alla festa (milli voti Gesù): ù rusarii du tri di maj . Durante questo Rosario infatti viene invocato il Santo Nome per ben 1000 volte. Riporto il testo.
Primu Misteru
“’nta la valli i Giosufà nichi e ranni ama essiri ddra e lu nimicu mi scuntrirà iddru mi dissi e ia ci gridai: vattinnni demuunii e lassami stari ca lu jornu da Santa Cruci milli voti Gesù chiamai”
50 volte: Gesù, Gesù, Gesù……
(ripetere 10 volte alternandolo con il secondo)
Secunnu Misteru
“Cifaru ‘nfirnali vattinni a dra via ti vegnu a malidiri ca mà vuci, lu jornu da Santa Cruci milli voti Gesù chiamai” .
Durante l’intera giornata le donne del quartiere continuano le antiche preghiere alternandole ai rosari e ai canti davanti la bella immagine du Signuruzzu da Santa Cruci (quello custodito nella chiesetta).
Dopo la celebrazione eucaristica vespertina ha luogo la solenne processione delle Reliquie della Croce, con partenza dalla parrocchia di Sant’Antonino martire. La processione si snoderà per il quartiere fino a raggiungere la chiesetta della Santa Croce. ad accompagnare le Reliquie l’intera e secolare confraternita del Santissimo Crocifisso maschile e le numerosissime consorelle di quella femminile oltre al gran numero di devoti.
Lo sparo dei mortaretti accoglie la benedizione dei campi e del paese con le Reliquie della Santa Croce. Al termine del momento di preghiera la processione riconduce alla chiesa di Sant’Antonino le Reliquie.
Un velo di superstizione ha da sempre caratterizzato la ricorrenza. Si crede infatti che durante questo giorno il diavolo si inferocisca per il trionfo della croce sul cuore dell’uomo e imperversi sul paese portando disgrazie.
La festa del 3 maggio è “l’anteprima” della grande festa di settembre durante la quale l’intera Castelbuono si ritroverà ancora una volta ai piedi dell’amato simulacro del Compatrono: il Santissimo Crocifisso. Intanto, ogni venerdì ci si ritroverà a pregare nella cappelletta della Santa Croce.
Testo a cura del nostro collaboratore Angelo Cucco
Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Angelo Cucco