S. Maria della Neve – Giarratana (RG)
Grande festa a Giarratana in onore della Patrona e Protettrice della città, Maria SS. della Neve.
Lo splendido simulacro della Madonna, custodito nella Basilica di S. Antonio Abate, viene tradizionalmente portato in processione il 5 Agosto di ogni anno, a meno di venti giorni dall’altra grande festa, quella del Patrono S. Bartolomeo Apostolo. Alla festa vi è grande partecipazione di fedeli, e numerosi sono i devoti impegnati nel portare per le vie del paese il simulacro della Madonna sul suo artistico fercolo. Quest’ultimo, a quattro colonne tortili in legno indorato e riccamente intagliato, ospita nel corso del giro processionale la statua della Madonna della Neve, il tutto sorretto da due lunghe aste e caricato sulle spalle dei devoti portatori.
Alle ore 12.00, le campane della basilica cominciano ad oscillare prima invitando il popolo ad accorrere, poi festeggiando la solenne uscita della Patrona.
Tra lo sparo di numerosi nastri multicolori (‘nzaareddi), il suono della banda musicale e l’applauso disteso dei fedeli accorsi per salutare la Vergine Maria , il simulacro, in spalla ai suoi devoti, si trova all’esterno della chiesa, in mezzo alla sua gente.
La festa presenta, oltre all’uscita, altri momenti emozionanti, in cui i devoti danno prova di sé e della loro fede. Uno di questi momenti è quello che avviene subito dopo l’uscita, ed è rappresentato dalla corsa su per la ripida salita che disimpegna dalla piazzetta della Basilica di S. Antonio. I devoti, dopo aver alzato in aria il fercolo, con le braccia tese, e dopo aver compiuto diverse manovre avanti e indietro davanti alla basilica, partono di corsa e affrontano la salita con grande determinazione, concludendo in cima con l’applauso generale degli astanti.
Inizia così la processione, che si dirige quasi subito, dopo esser passata davanti la Chiesa Madre , verso la Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo e Martire.
Lì, la folla in attesa, assiste ad un momento che ha in sé la forza della fede, e che allo stesso tempo si manifesta come espressione convincente delle tradizioni e del folklore ancora vivi nel popolo siciliano.
Si tratta della suggestiva salita alla Chiesa di S. Bartolomeo, attraverso una ripidissima rampa di scale che congiungono direttamente la strada antistante con il portale della chiesa. Quest’operazione richiede la collaborazione di esterni, oltre che quella dei portatori della “vara”. Molti, infatti, si riuniscono attorno al fercolo nel tentativo di sorreggerlo, di spingerlo, di alzarlo, fin quando non si troverà all’interno della chiesa. Anche qui, a operazione riuscita, scoppia l’applauso dei fedeli presenti.
All’interno della Chiesa di S. Bartolomeo, solo qualche minuto di preghiera, in presenza del Patrono esposto sull’altare maggiore. Ed ecco che ricomincia la processione, fercolo in spalla, e di nuovo tutti ad assistere con stupore alla discesa dalla Chiesa di S. Bartolomeo, giù per la gradinata. Il fercolo è di nuovo sulla strada, e si rinnova il plauso della gente verso i portatori, ma soprattutto verso la Madonna della Neve.
La processione continua per le vie del paese, attraversa vicoli e strade, e risale verso la Chiesa Madre , dove il fercolo e la Madonna verranno ospitati.
In serata, un’altra processione conclude i festeggiamenti e ci invita ad assistere, il 24 Agosto, alla imminente festa del Patrono S. Bartolomeo Apostolo.
Testo a cura del nostro collaboratore Daniele Pennisi
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà
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