S. Paolo Apostolo – Festa Liturgica Invernale – Palazzolo Acreide (SR)

Data della Festa:
24/25 Gennaio

Ricorre come ogni anno la festa invernale di S. Paolo Apostolo Patrono di Palazzolo Acreide, nella ricorrenza della festa liturgica della Conversione di San Paolo.
Ogni anno, il 25 gennaio, si effettua una processione liturgica con la reliquia del Santo, e con il simulacro che rimane esposto sull’altare della Basilica dopo essere stato esposto la sera precedente, giorno della vigilia.
La sera della vigilia della festa invernale, come da tradizione il 24 gennaio, alle ore 19,00, avviene la cosi detta “Sciuta ra’ cammira” di S. Paolo, cioè l’apertura della cameretta di S. Paolo con l’uscita del simulacro che avanza sull’altare maggiore della Basilica, come avviene per anche per la vigilia della grande festa estiva, il 28 giugno, e la processione solenne il 29.
Tutti i devoti, circa mezz’ora prima dell’apertura della cameretta, si radunano in chiesa, ed al termine della S. Messa si dispongono ai piedi dell’altare.
Nelle prime file, proprio sotto il grande altare, stanno i ragazzi, e dietro gli adulti.
Circa venti minuti prima delle ore 19,00, si iniziano a suonare delle campanelle che annunziano l’uscita del Santo, ed i devoti, soprattutto i ragazzi che stanno avanti, incominciano a gridare ed invocare il Santo Patrono in attesa che esca, quasi a chiamarlo ed invitarlo ad uscire e mostrarsi ai loro occhi.
Essi gridano incessantemente senza fermarsi, con le braccia tese verso la cameretta ricoperta da una tenda.
Uno di loro invita all’attenzione tutti dicendo: “E chi semu tutti muti?” E tutti gli altri rispondono in coro: “Paolo della vita Patronu”!!! (E che siamo tutti zitti?….Paolo della vita Patrono).
La Basilica è gremita di fedeli accorsi a vedere la svelata di S. Paolo, l’esposizione al pubblico del simulacro dopo averlo visto l’ultima volta per l’ottava della festa estiva.
Dopo tutti questi gridi, alle ore 19,00 in punto, ad un tratto, senza alcun avviso, la tenda si apre di scatto e il simulacro di S. Paolo si mostra al popolo.
Un grande boato di grida incessanti fanno tremare le mura della Basilica; in contemporanea parte dalla piazza che fiancheggia la Basilica un breve ma assordante spettacolo pirotecnico che annunzia a tutto il paese e alle zone limitrofe che il Glorioso S. Paolo è uscito dalla sua cameretta.
Lentamente il simulacro avanza sull’altare maggiore e i devoti emettono il loro ultimo grido conclusivo.
Subito dopo inizia la celebrazione dei primi vespri solenni.
L’appuntamento è rimandato per il giorno seguente con le SS. Messe durante la giornata e la processione serale con la presenza straordinaria del simulacro del Santo Patrono sul fercolo.

Testo a cura di Vincenzo Zappalà

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Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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