S. Maria di Piazza Vecchia – Piazza Armerina (EN)

Data della Festa:
Ultima Domenica di Aprile – 2/3 Maggio

Storia
La Sacra immagine di Maria SS.ma di Piazza Vecchia, che i piazzesi con grande devozione siamo solerti festeggiare nel periodo che va dall’ultima domenica di aprile al 3 maggio, è un dipinto su tela raffigurante la Madonna col Bambino Gesù fra le braccia.
La sua datazione si aggira intorno alla prima metà del XIX secolo. L’immagine fu realizzata per essere collocata sull’altare del Santuario di Piazza Vecchia, proprio sopra il luogo in cui nel lontano 3 maggio 1348 fu rinvenuta la sacra immagine di Maria SS.ma delle Vittorie, Sacro Vessillo che venne donato da Papa Alessandro II al Conte Ruggero il Normanno, venuto in Sicilia per liberarla dai saraceni.
Il Sacro Vessillo di Maria SS.ma delle Vittorie, è collocato sull’altare maggiore della Basilica Cattedrale di Piazza Armerina, festeggiata il 15 agosto, proclamata da sempre Patrona della città e successivamente con l’istituzione della Diocesi, Patrona della stessa Diocesi di Piazza Armerina.
Per capire meglio il significato della festa del 3 maggio bisogna far un passo indietro sino all’anno 1161.
La città di allora, l’antica Plutia, alla quale il Conte donò il Sacro Vessillo, sorgeva nel territorio vicino alla villa romana del Casale, almeno così sembrano indicare gli ultimi ritrovamenti archeologici.
In quell’anno regnava nell’isola di Sicilia Guglielmo il Malo. A seguito di gravi tumulti dovuti ad una rivolta baronale contro l’autorità regia dell’isola, i capi baronali e alcuni soldati si rifugiarono nella città di Plutia. A causa di questa ospitalità concessa dai piazzesi, il re fece distruggere l’antica città. Ma prima che tutto ciò si compisse, qualcuno pensò bene di serbare il tesoro più caro ai piazzesi, il Vessillo della Madonna, nascondendolo sotto terra in un luogo da pochi conosciuto, evitando così l’inesorabile e malvagia sorte che potesse avere nelle mani dei guerriglieri o nelle mani del re che lo avrebbe portato con sé a Palermo.
Successivamente, ai piazzesi innocenti e di nessuna ribellione sospetti, fu data licenza di edificare una nuova fortezza sopra una collina poco distante dalla distrutta Plutia, chiamata colle Mira, proprio dove oggi si estende il quartiere Monte; ricostruzione che avvenne per ordine del re con le “stesse pietre e materiali della distrutta Plutia, acciocché non si dicesse essere un’altra, ma l’istessa risorta”.
Ma per 187 lunghissimi anni “non si udirono che gemiti e preghiere”, “quanto pianto quanti gemiti! che cercar lungo e penoso!” Ma al pio sacerdote Giovanni Candilia, che viveva in un luogo compreso fra l’odierno Piano Marino e Piazza Vecchia, la Madonna apparve in sogno rivelandogli il luogo in cui era sepolta e promettendo che la città sarebbe stata liberata dalla virulenta pestilenza che affliggeva in quel periodo l’intera Sicilia e con essa la stessa città di Piazza. Il sacerdote si recò in città, ma non fu creduto; allora, certo del suo colloquio con la Vergine , si recò dal Vescovo a Catania, Mons. Gerardo Odone, il quale credette al Candilia e ordinò che tutti i cittadini di Piazza, dopo tre giorni di digiuno, si recassero penitenti nel luogo indicato dal sacerdote.
Così fu: era l’alba del 3 maggio 1348; scavando fu trovata una cassetta di cipresso, con accanto una lampada accesa; aprendo la cassetta il Sacro Vessillo della Vergine Maria fu svelato agli occhi increduli dei presenti che dopo quasi due secoli anni poterono contemplare il dolcissimo sguardo della loro Beatissima Madre, constatando che né il tempo né l’umidità avevano corrotto minimamente il prezioso Vessillo.
Con gran giubilo la sacra immagine fu portata in città e riposta nella chiesa di San Martino, l’allora chiesa madre, e di lì a poco la peste cessò.
La fama della Madonna delle Vittorie portatrice di grazie si espanse per tutta l’Isola ed oltre, tant’è che secondo le parole del Vescovo Mario Sturzo “Dalle terre circostanti pellegrin venian a squadre, e partian lieti e festanti e ognor più crescea la gloria di Maria della Vittoria”.
Questo è il filo che lega le due sacre immagini fra storia devozione e fede, una cosa è più certa fra tutte: innumerevoli i miracoli che Dio ha voluto concedere ai suoi figli piazzesi per intercessione della Sua Gran Madre venerata con il titolo “delle Vittorie”, Patrona del Popolo Piazzese e della Diocesi di Piazza Armerina. Voglia la Nostra Amatissima Patrona, Maria Santissima, continuare ad amare noi, suoi figli piazzesi e la Diocesi tutta, in eterno, così come ha generosamente fatto nella sua millenaria storia.

Cronaca dei festeggiamenti
I festeggiamenti in onore di Maria SS.ma di Piazza Vecchia hanno inizio alle ore 12.00 del sabato precedente l’ultima domenica di aprile con lo sparo di colpi a cannone e il suono festoso delle campane.
La sera alle ore 21.00 ha inizio un suggestivo pellegrinaggio che dalla chiesetta dell’Indirizzo (che si trova ai piedi della collina in cui si trova il Santuario) si snoda per le strade di campagna sino al Santuario dove viene officiata una solenne veglia mariana.
All’indomani, ultima domenica di aprile, dopo la messa mattutina, la sacra immagine di Maria SS.ma viene deposta dall’altare e sistemata in una piccola vara per essere portata a spalla dai giovani, in città.
Qui sosterà sino al giorno tre del mese di maggio in una bellissima chiesa del centro storico intitolata ai SS. Angeli Custodi.
Il giorno due maggio, vigilia dell’anniversario del ritrovamento del Sacro Vessillo di Maria SS.ma delle Vittorie, la sacra immagine viene portata in processione per le vie della città. Sul sacrato della Basilica Cattedrale dov’è custodito il Sacro Vessillo, la vara fa una sosta e il parroco assieme al sindaco proclamano l’atto di affidamento della città alla Madonna sua Patrona. Subito dopo, la processione riprende il suo corso sino alla chiesa dei SS. Angeli Custodi .
All’indomani, tre maggio, dopo la messa mattutina la sacra immagine viene riportata al Santuario. All’arrivo, sul sacrato, il vescovo della diocesi di Piazza Armerina celebra la Santa Messa e completata questa, il tempietto viene riposto nella nicchia sopra l’altare.
Alle ore 21.00 i consueti fuochi pirotecnici chiudono i festeggiamenti.

Testo a cura del nostro collaboratore Mariano Gianluca D’Alù

Galleria Fotografica
Foto a cura dei nostri collaboratori Mariano e Gianluca D’Alù

Ultima Domenica di Aprile: Processione della Madonna dal Santuario alla città di Piazza Armerina

2 Maggio: Processione per le vie della città

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3 Maggio: Processione dalla città al Santuario

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