S. Giorgio Martire – Modica (RG)

Data della Festa:
Ultima Domenica di Aprile

Oggi per i modicani tutta l’attenzione è rivolta verso il loro Santo Patrono: S. Giorgio Martire.
Finalmente la sua festa è arrivata dopo tanta attesa e tanti preparativi.
Oggi quindi si rinnovano quelle tradizioni che rendono più uniti ed allegri tutti i modicani: una miriade di gente, devoti, semplici fedeli e molti turisti che vengono proprio per la festa o altri che si trovano per caso ed ammirano sbalorditi tutto lo spirito siciliano e modicano; tutti per partecipare alla festa a partire dalla trionfale e pittoresca uscita dal duomo delle ore 17,30 fino all’entrata con l’incanto pirotecnico nella collina di fronte al duomo e con i giri del simulacro all’interno della chiesa.
Dopo la S. Messa a cui hanno partecipato alcune confraternite invitate per l’occasione, pian piano è uscito tutto il corteo processionale dal portale centrale del duomo percorrendo le scalinate e fermandosi nella via antistante la chiesa per l’attesa dell’uscita del simulacro: prima le confraternite, con i loro abiti tradizionali e gli alti ed artistici stendardi, poi il clero e l’urna argentea con le reliquie di S. Giorgio ed infine il simulacro.
L’artistico simulacro del Santo Patrono S. Giorgio si è affacciato davanti il portale del duomo, portato a spalla dai suoi devoti con maglietta rossa, colore del martirio, ed all’improvviso una grande esplosione di colori: sono stati sparati dapprima dei razzi di segnale a tutto il paese che in quel preciso momento il Santo Patrono stava uscendo e subito dopo una grande esplosione dai cannoni posizionati nei gradini delle scalinate del sacrato che hanno lanciano in aria una miriade di carte colorate che hanno riempito tutta la facciata fin quasi la cima dell’alto campanile per poi cadere dolcemente in mezzo alla gente festante per il trionfo del loro Martire Patrono.
Intanto i devoti hanno portato a spalla il simulacro facendolo tradizionalmente girare avanti ed indietro nelle scalinate mentre scoppia la “moschetteria” ed vengono gettate in aria altre carte colorate facendo un alternanza di colori.
Dopo alcuni colpi a cannone dalla collina che si estende di fronte al duomo è stato sparato uno spettacolo pirotecnico che ha annunciato l’inizio della lunga visita di S. Giorgio tra le case dei suoi modicani.
Il Santo scende inizia dunque la processione caratterizzata dal fatto che in alcuni tratti viene fatto correre per le vie del paese.
Questo simulacro è molto particolare nel suo genere perchè non rispetta la tradizionale iconografia in cui il Santo viene rappresentato come un cavaliere a cavallo che con una lancia uccide il drago, ma nel simulacro modicano S. Giorgio è raffigurato come un ragazzo con un viso adolescenziale di un quattordicenne, quindi non quello di un baldo giovane come comunemente si vede comunemente in altri posti.
La sua “varetta” è composta da una base a cui si agganciano due travi a cui dovranno appoggiare la schiena i devoti per portarlo a spalla ed è provvista di quattro lampade ai quattro angoli per illuminarlo nelle strade buie e dove si appoggiano gli addobbi floreali.
Infine dopo il lungo giro del paese tutti assistono al grandioso e spettacolare “incanto pirotecnico” nella collina di fronte al duomo e, come per l’uscita, il Santo viene fatto andare avanti e indietro per le scalinate e poi entrando dentro la chiesa viene fatto girare per le navate, ed a volte per più di una volta viene fatto uscire e rientrare dalla chiesa fino a quando i devoti non si stancano di portarlo sulle spalle; viene in conclusione sistemato di lato all’altare o ricollocato sul suo altare.

Testo a cura di Vincenzo Zappalà

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Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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