SS. Fratelli Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino – Santa Maria di Licodia (CT)

Data della Festa:
10 Maggio

La devozione verso i SS. Martiri Alfio Filadelfo e Cirino, è intesa nella zona etnea, in onore di questi fulgidi esempi di santità, migliaia di devoti si recano ogni anno a Trecastagni, luogo dove secondo la tradizione sostarono i tre fratelli diretti a Lentini, compiendo il “viaggio”, pellegrinaggio a piedi, dal paese di origine fino al santuario di Trecastagni.
Moltissimi licodiesi ogni anno sciolgono le proprie “prumisioni a sant’Affiuzzu”, compiendo il viaggio sui 30 km che separano Licodia dal Santuario. Molti portano un cero, altri mazzi di fiori, altri ancora camminano a piedi nudi, ma tutti sono accomunati da la stessa fede e devozione verso i Santi.
Il 10 Maggio, Dies Natalis dei Santi Fratelli, molti fedeli di Licodia e di Biancavilla, compiono un pellegrinaggio fino alla chiesetta delle Anime del Purgatorio, conosciuta anche come chiesa di Sant’Alfio, che si trova sulla strada provinciale che collega Licodia a Biancavilla, ad un chilometro dal centro abitato.
L’origine della chiesa e della devozione ai Santi legata ad essa, trae le sue origini da un fatto accaduto a metà ottocento. Un anziana donna, certa Rosaria Scaccianoce detta “a giordana”, si era recata nel suo podere per raccogliere la legna atta ad ardere il forno. Ne fece tre fascine e caricandosele addosso cominciò la strada per il ritorno a casa, ma il peso della legna era troppo per l’anziana signora che in preda allo sconforto invocò l’aiuto delle anime sante del Purgatorio. Ad un tratto arrivarono tre giovani, che caricatesi le fascine fuggirono via di corsa. Invano la donna reclamò credendosi vittima di un furto, e ormai rassegnata prese di nuovo la strada di casa. Arrivata trovò depositate sul proprio uscio le tre fascine. Subito si sparse la voce dell’apparizione e del miracolo, e l’identità dei tre giovani fu attribuita ai Santi Alfio Filadelfo e Cirino. La “Giordana” decise allora di erigere una chiesa sul luogo dell’apparizione, e si spinse a piedi fino a Milo per raccogliere le offerte. Il 6 gennaio 1898, con atto notarile, la chiesa venne donata all’arcivescovo pro tempore di Catania, per far si che restasse aperta al culto.
In ricordo di questo evento, nel pomeriggio del 10 maggio, dalla Matrice parte il pellegrinaggio verso la chiesa. I fedeli in processione seguono un immagine dei tre Fratelli, e durante il cammino pregano e cantano. All’arrivo viene celebrata la santa messa nello slargo adiacente alla chiesa, essendo questa troppo piccola per contenere tutti i fedeli.
La chiesa, purtroppo, negli ultimi anni è stata vittima di furti sacrileghi, e versa in un preoccupante stato di degrado. Questo articolo, oltre ad essere un servizio informativo, vuole sensibilizzare i fedeli e i devoti di Sant’Alfio a mobilitarsi per il recupero di questo luogo di culto, onde non si perda mai la memoria del passato, e la devozione ai Santi Martiri e alle Anime del Purgatorio, continui ad essere viva e feconda

Testo a cura del nostro collaboratore Riccardo Spoto

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Foto a cura del nostro collaboratore Riccardo Spoto

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