S. Maria del Carmelo – Catania
Delle cinque feste che la città di Catania dedica alla Madonna del Carmelo (Santuario al Carmine, chiesa del Carmine sotto il titolo “dell’Indirizzo”, chiesa del Carmine a Barriera, chiesa del Carmine a Canalicchio e chiesa del Carmine a San Giorgio), quella che si celebra annualmente nella Basilica Santuario “Maria SS. Annunziata al Carmine” è senza dubbio la più importante e la più partecipata. Moltissimi catanesi, ma anche abitanti dei comuni limitrofi, si recano il 16 luglio al Santuario per venerare il simulacro della Madonna.
La devozione dei catanesi nei confronti della Madonna del Carmine affonda le sue radici nella storia, allorquando i Carmelitani, intorno alla prima metà del XIII secolo, si insediarono nella città.
L’attuale simulacro, reduce da un accurato restauro, è un’opera della fine del XIX secolo, che ha sostituito una precedente statua settecentesca, anch’essa di bella fattura, custodita adesso nella chiesa “S. Giuseppe” di Pisano Etneo (Zafferana Etnea), della cui frazione è Compatrona.
Innumerevoli i devoti che omaggiano la Madonna accendendo delle torce votive, e moltissime le donne vestite tradizionalmente con l’abito carmelitano, marrone, con cordone alla vita e scapolare attorno al collo.
Dopo la Solenne Celebrazione Eucaristica, la statua della Madonna, già predisposta sull’artistico fercolo, alto, addobbato con una gran quantità di fiori posti sull’enorme sfera rappresentante il mondo, viene lentamente spostata in direzione del portale maggiore del Santuario, pronta per l’attesissima “nisciuta”.
Lo scampanio festoso, lo sparo della moschetteria preparata in piazza Carlo Alberto, la banda musicale , e una folla di fedeli assiepata nella piazza in attesa di vedere la Madonna affacciarsi sul sacrato, accolgono trionfalmente l’amato simulacro della Madonna del Carmelo, che ha tiene per molti minuti tutti con lo sguardo all’insù, verso l’alto fercolo da dove la Castellana Protettrice di Catania risplende di una luce mistica.
I fedeli, offrendo a turno ceri accesi, denaro, fiori e baciando in segno di venerazione il simulacro, si avvicinavano in continuazione creando un movimento incessante attorno alla “vara”.
Al termine dello sparo dei fuochi pirotecnici dell’uscita, preceduto da una lunga processione con le rappresentanze locali, quali i “Fiori del Carmelo”, gli “Amici del Rosario”, la “Compagnia di Maria” e il “Terzo Ordine Francescano”, con i rispettivi stendardi, il simulacro della Madonna del Carmelo prende a muoversi in direzione di via Pacini, per percorrere le strade del suo quartiere.
Testo a cura del nostro collaboratore Daniele Pennisi
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà
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