S. Antonio Abate – Festa Grande Estiva – Processione del Sabato – Aci Sant’Antonio (CT)

Data della Festa:
Sabato che precede la 3° Domenica di Agosto

A distanza di due anni, torna la grande festa estiva in onore di S. Antonio Abate ad Aci Sant’Antonio, festa tanto attesa e ricca di fede e folclore, la festa che lega il passato con il presente, per rendere sempre omaggio al Santo Patrono come ci hanno insegnato i nostri padri.
Mesi e mesi di preparativi per questa grande festa che viene organizzata ogni due anni, due anni di grande attesa e sacrifici.
Ma tutto ormai è stato compiuto, e la gente finalmente si potrà godere la grande festa in onore del Santo Patrono.
La festa incomincia l’ultima domenica di luglio con l’apertura dei festeggiamenti a cura dei quattro cerei che danno spettacolo nella piazza centrale del paese.
Nei giorni precedenti alla festa, i quattro cerei, chiamati ad Aci Sant’Antonio “Varette” o comunemente “Candelore”, percorrono le vie del paese tra in suono della banda musicale e gli spari dei fuochi d’artificio.
Dopo la processione con la reliquia del venerdì sera, il simulacro di S. Antonio Abate viene svelato dalla sua cameretta, ma subito dopo rinchiuso fino al mattino seguente, il sabato, giornata in cui S. Antonio farà la sua prima uscita dalla chiesa madre.
Un ora prima dell’uscita del Santo Patrono, escono dalla chiesa madre le quattro candelore, al suon di campane, musica, e fuochi d’artificio, dando spettacolo in piazza con le loro tradizionali ballate.
Esse rappresentano un cero portato a spalla che illumina la via al Santo Patrono che percorre le strade del paese; col tempo questi cerei sono stati artisticamente addobbati con angeli e simboli iconografici.
Esse prendono spunto dalle candelore della festa di S. Agata a Catania, ma a differenza di quelle e di tutte le altre candelore che si trovano nei vari paesi etnei, queste candelore hanno la particolarità di avere degli sfarzosi addobbi di fiori freschi, mentre tutte le altre sono provviste di fiori di seta.
Tutte le volte che le candelore escono in processione per le vie del paese cambia l’addobbo floreale, dando sempre un diverso aspetto alla candelora stessa. Inoltre questi cerei sono molto pesanti, quindi soltanto degli uomini con una certa capacità e bravura possono portarle a spalla.
Sono stati offerti questi ceri dalle corporazioni del tempo, e sono: cereo degli agricoltori della piana e impiegati, cereo dei carrettieri e commercianti, cereo dei contadini, e cereo dei mastri-artigiani.
La sera del sabato quindi, questi cerei partecipano alla prima processione del Santo, precedendo il fercolo tirato dai devoti.
S. Antonio Abate esce al tramonto dopo le candelore, tra lo sparo dei fuochi d’artificio, il lancio di carte multicolori, e il suono a festa delle campane.
Inizia il primo giro del Santo Patrono per le vie del paese, dirigendosi a Lavina, un quartiere periferico del paese al confine con Viagrande ed Aci Bonaccorsi.
In tarda serata la processione si conclude in chiesa madre in attesa della seconda giornata di festeggiamenti della domenica.

Testa a cura di Vincenzo Zappalà

Galleria Fotografica (Anno 2010)
Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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