S. Maria degli Angeli – Mineo (CT)

Data della Festa:
Ultima Domenica di Maggio

Mineo ha sempre riservato una devozione particolare verso la Vergine Maria. La festa della Regina degli Angeli risale al tempo di Ducezio quando nel 1072 donò una pregevole statua in alabastro di una Madonna con il bambino Gesù. Quando fu promulgato in tutta la Sicila che la Madonna doveva essere la Patrona di ogni città anche a Mineo vollero sostituire la Patrona, ma dato che il culto e devozione verso la vergine e martire romana Agrippina era molto vivo non riuscirono a cambiarla e quindi lasciarono come Patrona S. Agrippina e la Madonna Regina degli Angeli fu proclamata festa reale con tanto di decreto, e quindi divenne la Compatrona del paese. Un tempo la festa si svolgeva l’ottava di Pasqua (in albis) successivamente  iniziò a variare la data dei festeggiamenti: per un periodo veniva svolta la 2° domenica di maggio, poi passò alla 3° e poi alla 4°. Il Vescovo della diocesi vietò tutte le feste esterne di Santi e Madonna nelle domeniche del tempo di Pasqua e quindi la festa scivolò la domenica dopo la solennità del Corpus Domini, quindi da aprile passò a maggio ed a volte capitò a giugno o addirittura i primi giorni di luglio. Dopo diverse constatazioni fu presa la decisione di riportare la festa a maggio ed insieme ai portatori del pesante simulacro fu stabilita come data definitiva dei festeggiamenti esterni l’ultimo sabato del mese di maggio di ogni anno. Un tempo nella vigilia della festa si svolgeva un grande corteo paragonabile a quello di motta S.Anastasia, adesso ormai solo un ricordo che è stato sostituito “dall’alza bandiera” per ricordare la proclamazione reale della festa.
Gli ultimi giorni che precedono l’utimo sabato di maggio sono dedicati in modo particolare a Maria Regina degli Angeli. Tre giorni intensi di preghiera, rosari, coroncine e celebrazioni eucaristiche, e la vigilia della festa (il venerdi) dopo l’alza banbiera una veglia mariana viene preparata dai giovani della parrocchia. L’utimo sabato, giorno della festa, cosi come per tutte le altre feste, sono le campane, i fuochi d’artificio e la banda che annunciano l’inizio della giornata dedicata a Maria. Alle ore 11,00 la messa solenne ed al termine il simulacro viene messo sulla pesante vara. La sera, dopo la solenne celebrazione eucaristica con la partecipazine delle autorita civili e militari della città, avviene la processione del prezioso simulacro della Madonna che viene portato a spalla e a piedi scalzi, tra canti e preghiere e da un grido dialettale “W. LA RIGINA DI L’ANCILI”.
Dopo l’atto di consacrazione avvenuto in piazza la Madonna fa rientro nella chiesa parrocchiale per essere risposta nella sua cappella. Uno spettacolo pirotecnico conclude la festa.

Testo a cura del nostro collaboratore Agrippino Tardo.

Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Gianluca Scacciante

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Foto a cura del nostro collaboratore Agrippino Tardo

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