S. Maria dei Calderai – Contrada Calderai (Enna)
Data della Festa:
2° Domenica di Maggio
A pochi chilometri da Enna vi è un’ampia zona agricola, su cui sorge la Contrada Calderai.
Calderai è prevalentemente composta da campagne, quindi campi e da poche e antiche abitazioni. Infatti le costruzioni e presumibilmente anche la chiesa della Madonna, risalgono al 700-800. Sin dal tempo dei romani Enna era la maggiore produttrice di grano e frumento, e viveri che venivano portati in tutte le parti dell’impero. Calderai rappresenta la zona di maggiore interesse gastronomico locale, come lo era anche nel passato. E’ qui che viene prodotto anche formaggio, ricotta, e il tipico “Piacentino Ennese” o in siciliano “Piacentinu Ennisi”. Si racconta che questo particolare tipo di formaggio sia stato inventato in onore della regina d’Altavilla. Infatti poiché normanna (proveniente dal nord dell’Europa), non era abituata al clima più caldo della Sicilia, e venne chiesto di creare un cibo che potesse risollevare la reggina dalla forte debolezza per il caldo. Allora venne aggiunto al formaggio lo zafferano, proprio perché questo ingrediente ha il potere di risollevare dalla debolezza la gente. Da allora Enna è importante per questo prodotto tipico, e quindi è importante specialmente per la gastronomia, e andando a Calderai si trovano moltissimi di questi prodotti.
Dopo questa premessa su Calderai, e sulla sua importanza per il territorio ennese, si può parlare della festa della “ Madonna dei Quadarara” , in italiano “Madonna dei Calderai”.
“Quadarara” è il termine ennese con cui si indicano gli abitanti di Calderai.
La festa è celebrata la seconda domenica del mese di maggio, con festeggiamenti anche nel sabato della vigilia.
Anticamente il sabato vi era la grande cavalcata e i giochi per i bambini, il caratteristico “Circo”, che consiste in un grande palo in legno e al disopra animali, formaggi, bottiglie ecc.
Oggi il sabato si susseguono celebrazioni eucaristiche, e in serata un concerto.
La seconda domenica di maggio invece è il giorno dedicato alla Madonna dei Calderai.
In mattinata ha luogo la messa, seguita dalla benedizione dei campi e degli automezzi, specialmente quelli impiegati nelle campagne. Dopo la benedizione viene offerto formaggio e ricotta, e la banda musicale intona marce religiose.
Nel pomeriggio, invece, è il momento in cui la popolazione affluisce numerosa a Calderai.
Alle ore 18,00 la Madonna , posta sul piccolo fercolo, viene portata in processione sino all’uscita di Calderai, per la messa solenne nel campo. La messa è presieduta dal Vescovo di Piazza Armerina. Alle 19.45, dopo la messa solenne la processione riprende, e attraversa i campi intorno la chiesa di Calderai. Dopo l’ingresso della Madonna in chiesa, la festa continua per i cittadini.
Nella piazza antistante la chiesa viene montato un palco per l’esibizione di gruppi musicali, e sino alle 02.00 della notte si susseguono le gare di ballo tra coloro che partecipano. Mentre la musica accompagna la serata, le bancarelle della piccola fiera, e il portico per la salsicciata, fanno da cornice alla vera festa. Infatti nella stessa piazza ogni anno viene allestito un portico dove viene preparata salsiccia, carne, agnello, pane, formaggio, ricotta e bevande.
Con una piccola quota, chiunque può favorire del cibo che viene preparato. Tutto cibo prettamente ennese e di Calderai, specialmente il formaggio e la ricotta, così come l’agnello, carne e salsiccia.
La festa si conclude in tarda nottata, con la chiusura della chiesa della Madonna dei Calderai, un piccolo simulacro molto prestigioso e antico, a cui i fedeli hanno lasciato qualche oggetto di fede, come il rosario, che ancora la Madonnina con Gesù bambino portano addosso.
Testo a cura del nostro collaboratore Antonio Messina
Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Antonio Messina