S. Leone Magno – Longi (ME)

Data della Festa:
20 Febbraio

Longi ti pensa o San Leone! Longi ti ama o San Leone! Longi t’invoca o San Leone! Ti grida “Viva San Leone”!
Queste le parole di uno degli inni che i longesi dedicano al loro Patrono, il taumaturgo Vescovo catanese San Leone. Secondo un antica tradizione, il Santo passò per il paese di Longi, dove celebrò la messa e operò dei miracoli. Da quella lontana epoca gli abitanti del grazioso paese nebrodita si sono sempre rivolti con fiducia al Santo, invocandolo con fervore nei momenti di bisogno, ed esprimendo la loro gratitudine. Per i longesi San Leone non è solo il Santo Patrono, è l’amico, il fratello, il padre a cui rivolgersi, e di cui si è molto gelosi. Guai a chi tocca San Leone!
Devozione che gli abitanti del paese hanno portato seco anche nelle emigrazioni verso altri comuni d’Italia o all’estero. Le feste dedicate al Santo Patrono sono tre; la prima il 20 Febbraio, Dies Natalis del Santo, la seconda la prima domenica di Maggio in ricordo di un miracolo operato in favore del paese nel 1851, quando grazie all’intercessione del santo una frana disastrosa si fermò alle prime case del centro abitato, e la terza in agosto, in cui si celebra anche il Santissimo Crocifisso. Le tre feste hanno una matrice comune, la grande devozione verso il Patrono, il cui maestoso simulacro sistemato sul fercolo ligneo, viene portato a spalla dai devoti dalla Chiesa Madre per le vie del paese, accolto dai fuochi d’artificio che accompagnano tutto l’itinerario processionale. Legati alla vara pendono dei cordoni multicolori decorati da nappe, detti “Lazzuna”, che retti dalle donne, hanno la funzione di mantenere l’equilibrio del fercolo. La processione è accompagnata dall’intero popolo devoto e dalle note del locale corpo bandistico, che scandisce i ritmi della processione, infatti la vara si ferma e indietreggia quando la banda non suona. Alle colonne del fercolo sono legate delle spighe di grano intrecciate, segno di devozione contadina e di buon auspicio. La processione inizia a mezzogiorno e si conclude nel pomeriggio. I fuochi d’artificio serali concludono i primi festeggiamenti in onore al Santo Patrono.

Testo a cura del nostro collaboratore Riccardo Spoto

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Foto a cura del nostro collaboratore Riccardo Spoto

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