S. Maria della Scala – Molino (Fraz. di Messina)
Data della Festa:
1° Domenica di Agosto
Ogni anno il 2 agosto (o la domenica immediatamente successiva, qualora questo sia un giorno feriale) tutti gli abitanti di Molino accorrono numerosi per partecipare ai festeggiamenti in onore della propria patrona, la Madonna della Scala.
Sita la centro di questo piccolo e caratteristico casale all’estremità meridionale del comune di Messina, la chiesa madre diviene il fulcro della festa e il luogo intorno a cui ruota tutta la vita del villaggio in questo giorno solenne. Intitolata alla Patrona (una cui statuina figura anche sul prospetto principale sopra il portale d’ingresso), la chiesa è stata edificata durante il periodo rinascimentale e poi arricchita all’interno con stucchi, tele e statue in gran parte riconducibili al periodo barocco. Sull’altare maggiore, scenografica e monumentale opera in pietra e stucco di gusto rinascimentale, trova posto per tutto l’anno la statua della Madonna della Scala, pregevole simulacro policromo di fattura settecentesca rimaneggiato nel XIX sec. (quando vennero rifatti i putti e la scala e restaurati il viso e le mani della Vergine).
Al termine della messa pomeridiana la statua, posta su un piccolo fercolo ed adornata con molti dei numerosi ex voto donati dai fedeli nel corso degli anni, viene fatta uscire dalla chiesa madre e portata in processione per le tortuose vie del villaggio in un percorso suggestivo e assai interessante anche dal punto di vista urbanistico e architettonico. Attraverso una piccola scala la statua viene condotta ai piedi dell’abitato, sulla strada in terra battuta che costeggia il torrente tra una vegetazione rigogliosa e lussureggiante che comprende, tra gli altri, numerosi alberi di fico e noce. Dal torrente la statua viene riportata nel centro abitato attraverso una lunga e ripida rampa che i portatori, formando una catena, percorrono di corsa per controbilanciare l’elevata pendenza del tratto, dando così vita ad uno dei momenti più attesi ed emozionanti della festa. La statua viene accolta dal popolo festante e da uno spettacolo pirotecnico e, sempre seguita dai fedeli e dalla banda musicale, percorre in processione il tratto iniziale dell’abitato. Dal sagrato della chiesa madre, dove viene salutato dal canto lirico della famosa Ave Maria del grande compositore austriaco Franz Schubert, il simulacro viene ricondotto nella chiesa parrocchiale, dando così termine ai festeggiamenti.
Testo a cura del nostro collaboratore Dario Sciutteri
Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore dario Sciutteri