S. Maria dei Miracoli – Collesano (PA)
La storia
Inizialmente l’immagine miracolosa della Madonna Annunziata faceva parte della ricca quadreria del castello regio di Collesano.
La tradizione vuole che la figlia del duca, sporgendosi troppo da una finestra, precipitò nel vuoto, facendo una caduta di parecchi metri.
I genitori e i servi, atterriti accorsero, per vedere se la piccola era ancora viva.
Quando giunsero sul posto, con molto stupore videro che la bambina stava bene e non presentava ne graffi e ne rottura di ossa vista l’altezza.
Dopo l’accaduto il padre, cercando di capire cosa era successo, chiese alla figlia come erano andati realmente i fatti.
La bimba affermò di precipitare, e dichiarò anche che durante la caduta una “Bella Signora” la prendeva nelle sue braccia per portarla sana e salva a terra.
Alcuni giorni dopo, mentre la famiglia si trovava a passare per caso dalla quadreria, la bambina attirata l’attenzione di tutti, disse:”È lei, è proprio lei quella che mi ha preso in braccio”.
Quando tutti guardarono il quadro rimasero sbigottiti nel vedere che la Signora in questione era proprio la Madonna, che in quel quadro era rappresentata come Annunziata.
Il duca, dopo l’evento miracoloso per intercessione della Vergine Maria, donò il quadro della Madonna Annunziata ad alcuni monaci, i quali le costruirono una chiesa a lei dedicata.
La chiesa per molti anni rimase il fulcro della fede del piccolo centro madonita, ma durò ben poco.
Infatti dopo pochi anni i frati lasciarono la chiesa e l’immagine in rovina, per circa undici anni.
E proprio in quell’anno 1571 iniziano i primi festeggiamenti.
Verso la metà del 1600 venne costruita una nuova chiesa in onore all’Annunziata, ma anche questa ben presto venne abbandonata dai frati, i quali si recavano solo per la festività.
Nello stesso tempo la devozione alla Madonna era talmente cresciuta che l’8 settembre 1646 la Vergine SS. dei Miracoli viene solennemente proclamata Patrona dai giurati della città di Collesano.
Nel 1846, dopo varie peripezie, il quadro della Madonna dei Miracoli fu trasferito definitivamente in chiesa madre, trovando posto nella cappella sinistra dell’abside, ed ogni 25, 26 e 27 maggio di ogni anno vi si celebrano solenni festeggiamenti in suo onore.
I Miracoli
Il titolo che ricopre la Madonna Annunziata di Collesano è quello di Madonna dei Miracoli, per i tanti miracoli concessi al popolo collesanese durante i secoli, mostrando pietà e amore verso il suo popolo che la acclama e adora.
Nell’aprile del 1571 (giorno 26) le campane della chiesa dell’Annunziata, a tarda notte, suonarono a festa senza che nessuno le avesse toccate.
Il popolo entrato in chiesa videro “La Bella Signora” splendente di luce. (In seguito a questo avvenimento la Madonna venne chiamata “Madonna dei Miracoli”)
Il 23 aprile 1621, 140 persone, tra cui monaci e fedeli, si cibarono solo di dieci pani. I frati attribuirono il miracolo alla Madonna.
L’anno 1643 fu un anno rovinoso per Collesano, flagellato da lunghe carestie.
Successe che i proprietari dei granai del paese non volevano vendere il grano a prezzi accessibili.
Questo causò molto malcontento nel popolo, fino a che la situazione degenerò, facendo così scoppiare una guerriglia contro i proprietari dei granai.
Ma mentre la folla infuriava ecco che le campane dell’Annunziata suonarono nuovamente, da sole.
Accorsi in chiesa la gente si accorse che la tela della Madonna trasudava.
In seguito a questo evento i granai cedettero gratuitamente il grano a tutta la popolazione.
Nel 1643 il pittore Giovanni Giacomo Lo Varco restaurò il quadro facendone completamente il colorito.
Nel momento in cui iniziò a ritoccare il viso della Madonna, fu come bloccato, non potendo più continuare.
Dopo vari tentavi e preghiere intense, il pittore non riuscì nell’impresa, e non poté ritoccare per volontà divina i volti e le mani della Madonna e dell’Arcangelo Gabriele.
La festa oggi
La festa della Madonna dei Miracoli Patrona e Avvocata di Collesano iniziano un mese prima della solennità del 26 maggio.
La festa inizia infatti il 25 aprile.
La sera, alle ore 21:00, in chiesa madre si assiste alla traslazione del quadro dalla sua cappella all’altare maggiore.
Alcuni deputati della congregazione della Madonna salgono sulla cappella e staccando il quadro dall’incasso murale; il quadro è trasferito al centro del transetto, accolto dagli evviva (Viva), e che posatolo su di un piano, viene salutata dal popolo.
Dopo il saluto, delle persone scelte lucideranno la cornice argentea del quadro.
In questo momento la commozione arriva alle stelle: la banda musicale che suona all’interno della chiesa intona incessantemente l’inno alla “Madre dei Miracoli”, che pian piano accompagna la Patrona fin sopra l’altare maggiore della chiesa per essere solennemente esposta a pubblica venerazione.
La festa si protrae per un mese intero.
Culmine dei festeggiamenti sono il 25, 26, 27, e 31 maggio.
Il 25 la cittadina alle prime ore del mattino è svegliata da 21 colpi a cannone.
La banda musicale allieta per tutta la mattinata il piccolo centro madonita, che in questa occasione è per gran parte ripopolata dagli emigrati tornati da lontano per rendere omaggio a Maria.
La sera in chiesa madre si svolge la Santa Messa, i Vespri solenni ed il canto delle Litanie alla Madonna dei Miracoli, litanie che vengono cantate in un modo molto singolare e particolare.
Il giorno seguente è quello che tutti i collesanesi aspettano ogni anno, e cioè il 26 maggio.
In questo giorno due sono i momenti salienti che scandiscono la giornata: alle ore 13:00 la condotta dei ceri, e la processione.
La condotta dei ceri parte dalla chiesa di Santa Maria di Gesù alle ore 13:00 del pomeriggio. In questa processione vengono portati alla Madonna i ceri che serviranno ad illuminare il percorso della processione serale.
Nel pomeriggio avviene l’incontro che tutti aspettano: dalla porta centrale della chiesa esce la grande pala d’altare.
Non appena varca il sagrato un fragoroso applauso accompagna per tutta la discesa della scalinata della chiesa madre (manovra abbastanza pericolosa, ma che ogni anno suscita commozione).
La processione incomincia verso le 18:00.
Il corteo è aperto dai numerosi ceri di ogni misura e grandezza che vengono portati da numerosi fedeli a piedi scalzi per voto; a seguire il pesante fercolo che racchiude il quadro incorniciato da numerosi ex voto.
La particolarità della processione sta nel fatto che il fercolo della Madonna non viene mai posato a terra per tutto il tragitto processionale, e quando si fanno le soste il fercolo rimane sulle spalle in segno di amore e gratitudine nei confronti della Vergine Maria.
A tarda serata la Madonna fa rientro in chiesa salutata da un applauso continuo, dalla banda musicale, e dalle campane che in questo momento sembrano fare la gara per chi suona più forte.
A tarda serata uno spettacolare fuoco d’artificio, chiuderà i festeggiamenti solenni.
L’appuntamento al 31 maggio, giorno in cui alle ore 21:00 il quadro della Patrona ritornerà nella sua sede originale, aspettando i collesanesi il prossimo 25 aprile.
Testo a cura del nostro collaboratore Gaetano Spicuzza
Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Angelo Cucco
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Foto a cura del nostro collaboratore Gaetano Spicuzza
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