S. Anna – Celebrazione della Solenne Novena – Castelbuono (PA)

Data della Festa:
Dal 17 al 25 Luglio

LA NOVENA A SANT’ANNA E SANTA MADDALENA
Storia:la tradizione castelbuonese della novena e soprattutto la festa della Maddalena, traggono origine comune dagli eventi del gennaio 1615.
Già da 12 anni il paese soffriva per la “mancanza” del Sacro Teschio di Sant’Anna, trafugato nel 1603 da un certo Fra Giovanni da Tusa. Quest’ultimo, prigioniero dentro il castello, ottenne per intercessione del Padre Provinciale di poter vagare liberamente per il castello e dare una mano nella cappella privata dei principi. Fra Giovanni si finse pazzo e rubate le Reliquie del Sacro Teschio sparì. Il 25 luglio 1603 o 1604 il Principe Giovanni III Ventimiglia aprì, alla presenza di nobili e forestieri, il cofanetto che conteneva la Reliquia e lo trovò vuoto. Lo sgomento crebbe enormemente. Le Reliquie del Teschio erano in possesso dei Ventimiglia ormai da secoli e già da 150 anni era custodita nel castello di Castelbuono (dopo che un avo, Giovanni II, aveva ivi trasferito la corte marchionale, la Sacra Reliquia e la capitale del feudo abbandonando Geraci). si cercò subito fra Giovanni e lo ritrovarono a Messina, ma morente, e disse “Santa Lucia” solamente. Fu rovistata a fondo la contrada che, a Castelbuono, porta questo nome, ma non fu rinvenuto nulla. Per dodici lunghi anni furono vane le ricerche. Nel dicembre 1614 fra Francesco, virtuoso cappuccino in fama di Santità, profetizzò alla principessa che la Reliquia sarebbe stata rinvenuta anche se lui non avrebbe potuto rivederla, e ammonisce i principi di tenersela cara che è cosa preziosissima.
Muore fra Francesco e la profezia si avvera: il 22 gennaio 1615 nel convento di Santa Lucia del Borgo, in Palermo, un frate nato zoppo e che si curava dell’orto mandò in profondo un colpo di zappa e rinvenne una cassa; appena prese le parti di teschio ivi custodite fu guarito dall’infermità. Si susseguirono i miracoli ed eventi straordinari che incuriosirono non poco l’inquisizione. Grazie all’interesse dell’Abate di Santo Spirito, il Ventimiglia seppe del ritrovamento (l’abate era stato l’unico a saper decifrare la scritta greca posta sul Capo) e con 200 cavalieri si presentò davanti al palazzo dell’Inquisitore reclamando la Reliquia.
Un altro miracolo accompagnò l’uscita del Principe da Palemo, pronti i cavalieri regi ad attaccarlo si armò il cielo per farli arrestare: un forte temporale ferrò i regi soldati mentre i nostri riuscivano ad uscire tranquilli da Palermo.
Nove furono i giorni di festeggiamenti per viaggio prima di giungere finalmente a Castelbuono.
Sarà chiaro ora che il 22 luglio (Santa Maddalena) altro non ricorda che il 22 gennaio, data del ritrovamento e i nove giorni di novena ricordano i nove giorni di festa in viaggio.
Cosa accade dal 17 al 24 luglio: la novena di Sant’Anna si articola in due momenti: le celebrazioni mattutine e  la processione serale.
La mattina sia nella cappella di Sant’Anna (dentro il castello, dove è custodita la Reliquia ) sia nella chiesa della Santissima Trinità (dove è custodita la statua) sono celebrate due messe precedute dalla recita delle “allegrezze” e dai canti in onore alla Santa Patrona.
Ogni sera alle ore 21,00 in punto una statua a grandezza naturale della Santa è condotta in processione per le vie e i vicoli del paese. La processione è partecipatissima, una grande folla di devoti precede e segue la Santa; tra questi spiccano il gran numero di bambini con i “coppi” in mano (particolari luminarie che ricordano il ritrovamento del Corpo di Sant’Anna in Francia dopo che era stato nascosto per preservalo dai turchi) e la folla di devoti a piedi scalzi.
La processione parte dalla chiesa della Santissima Trinità e qui torna circa un ora e mezza dopo. Al termine della “frottula di Sant’Anna”, ogni sera, vi è l’attesissima benedizione eucaristica.
L’itinerario porta i devoti ad attraversare vicoli strettissimi o archi bassi, o strade a scale, ed è veramente particolare vedere la Santa ora abbassarsi raso terra, ora portata a braccio, ora inclinata.
Giorno 25 luglio la novena è solo mattutina.

GIORNO 22
All’alba della festa di S. Maddalena vengono sparati sotto il balcone della sagrestia del castello 22 colpi di mortaretti a mò di cannone, ad indicare che la festa sta per entrare nel vivo e a ricordo del ritrovamento miracoloso della Reliquia.
È uso di molti alzarsi al primo sparo o vederli dalla piazza e, mentre le campane suonano a distesa, andare a piedi scalzi fino in Cappella.
Ai botti si attribuisce la particolare proprietà di cacciare rondini e pulci.
Allo scoppio dei colpi gli anziani recitano la famosa “scatta lu ‘nfernu triunfa Maria! Evviva a Matri Sant’Anna”!!!

Testo a cura del nostro collaboratore Angelo Cucco

Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Angelo Cucco

22 LUGLIO: SPARO DI 22 COLPI A CANNONE CHE APRONO I SOLENNI FESTEGGIAMENTI

24 LUGLIO: ULTIMA PROCESSIONE DELLA NOVENA PER LE VIE DEL PAESE

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