S. Maria Addolorata – Palazzolo Acreide (SR)
Data della Festa:
Domenica successiva al 15 Settembre
Finalmente arriva la terza grande festa dell’anno per la cittadina di Palazzolo Acreide: dopo le grandi feste del Patrono S. Paolo e del Protettore S. Sebastiano, ecco arrivata la festa della Madonna Addolorata, la prima delle due feste di fine estate assieme a quella di S. Michele della prima domenica di ottobre.
Tutte le grandi feste di Palazzolo Acreide si concentrano nel periodo estivo: la prima è quella patronale di S. Paolo del 29 giugno, la seconda quella di S. Sebastiano del 10 agosto, la terza quella della Madonna Addolorata della terza domenica di settembre e l’ultima è quella di S. Michele la domenica successiva al 29 settembre, che solitamente coincide quasi sempre con la prima domenica di ottobre.
Adesso tutto il paese è nel nome di Maria, che va in giro per le vie antiche della città portata trionfalmente dai devoti che la acclamano.
Come tutte le altre feste del paese, questa non è da meno dal punto di vista della devozione e del folklore, grande partecipazione e spettacolarità dell’evento.
Come si è detto più volte Palazzolo Acreide è la capitale degli “nzareddi”, cioè delle feste dove vengono lanciate migliaia di carte multicolori, tra cui molte a forma di fettuccine lunghe circa un metro, e da lì anche tutta la zona limitrofa ne ha preso le caratteristiche, proprio come una scuola di pensiero, perchè tutte le feste del “palazzolese” sono molto simili, e quindi questa festa ha tutte le caratteristiche comuni alle altre, che in particolare a Palazzolo sono molto più accentuate, tra cui: l’uscita alle ore 13,00 con l’esplosione di miriadi di carte colorate ed “nzareddi”, il fercolo portato a spalla nella processione diurna e su un carro nella processione serale, l’offerta dei bambini denudati, le donne scalze in processione dietro al fercolo, le offerte che vengono appese sulla vara, numerosi e bellissimi stendardi molto alti, i devoti con abiti tradizionali che invocano il Santo in questione, ecc, ecc.
Questa però è una festa mariana, dove non viene festeggiato un Santo ma la nostra “Madre Divina”, la “Nostra Mamma Celeste”, “Vergine e Piena di Grazia”, contemplata nel suo mistero di dolore per la morte del Figlio e per il dolore dei peccati dell’umanità. Noi tutti asciughiamo oggi le lacrime della Madonna, pentiti dei nostri peccati, chiedendole perdono per averla fatto soffrire con le nostre brutte azioni, ma esultanti di gioia perchè nel suo dolore di madre il figlio suo Gesù ce l’ha affidata come madre nostra quando era inchiodato sulla Croce in punto di morte, quel giorno affidandola al suo fedeli discepolo S. Giovanni, ma affidandocela anche a noi tutti; e tutta l’umanità, e soprattutto il devoto palazzolese della Madonna Addolorata può esserne pienamente orgoglioso di avere Maria per madre, che è casta e pura, la Beata sempre Vergine Maria, che meglio di lei non c’è nessuno per madre; Dio l’ha scelta e ce l’ha donata a tutti noi, e come lei prese tra le braccia il suo figlio morto, anche a noi ci prende tra le braccia sempre quando siamo nei momenti difficili e nel peccato, ed è questa la grande gioia che si festeggia oggi, Maria, la Madre Nostra.
Il sabato, la sera della vigilia, il simulacro della Madonna viene svelato dalla sua cameretta al grido di invocazione dei devoti, mentre la domenica mattina, dopo la S. Messa solenne, il simulacro viene sistemato sulla vara a spalla e alle ore 13,00 in punto la Madonna fa la sua trionfale uscita dalla chiesa di S. Antonio Abate.
Siccome la chiesa è piccola ed è situata su un piccolo piazzale, quindi non in una grande piazza, i mortai per il lancio delle carte, oltre ad essere predisposti sulla facciata della chiesa e sul sacrato, vengono predisposti sui cornicioni delle case di fronte alla chiesa.
Al suono del “Magnificat” la Madonna, tra invocazioni e preghiere esce lentamente dalla chiesa, portata a spalla dai devoti, ed una grande esplosione di colori la accoglie: una fitta pioggia di carte ed “nzareddi” scendono davanti il sacrato e sul tetto delle case, mentre da dietro la chiesa partono i numerosi fuochi d’artificio assordanti.
Un’emozionante uscita come sempre, mentre la gente applaude, i devoti gridano e le donne a piedi scalzi pregano insistentemente.
La processione si dirige prima nella piazza centrale del paese, proprio di fronte la grande Basilica di S. Sebastiano, e poi per concludersi nella Basilica di S. Paolo, passando prima per una sosta di riposo all’interno della chiesa dell’Annunziata.
Durante la processione si effettuano varie soste per far riposare i devoti con la spalla nuda, appendere le offerte in denaro e offrire i bambini.
La sera invece la Madonna esce dalla Basilica di S. Paolo per la solenne processione serale, però non più portata a spalla ma su un carro trionfale.
A notte inoltrata la Madonna fa il suo solenne ingresso nella sua chiesa dopo un nutrito spettacolo pirotecnico nelle vicinanze per motivi di mancanza di spazio davanti il sacrato.
La domenica successiva, giorno dell’ottava della festa, si svolge una terza processione della Madonna per le vie del paese, dopo essere rimasta esposta tutta la settimana sull’altare maggiore per la celebrazione del solenne Ottavario di preghiera.
La sera la Madonna esegue la sua ultima processione e alla fine della serata il venerato simulacro viene infine velato nella sua cameretta, tra le grida e le lacrime di commozione dei devoti che si distaccano visivamente dalla propria “Madre Beata”, ma con la certezza che lei starà sempre accanto a loro in tutti i giorni della loro vita.
Testo a cura di Vincenzo Zappalà
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Foto a cura di Vincenzo Zappalà