S. Anna – Rione Borgo Vecchio (Palermo)

Data della Festa:
Ultima Domenica di Luglio

Venerabile Congregazione Madre S. Anna al Borgo
Fondata nel 1555
Borgo Vecchio – Palermo

Per gli abitanti del quartiere Borgo Vecchio di Palermo, il mese di luglio e sinonimo di S. Anna, o meglio come amano dire gli abitanti del quartiere “Matri S. Anna”. E’ proprio in questo mese che il quartiere rende omaggio alla sua Santa Patrona.
I festeggiamenti si svolgono nell’ultima settimana di luglio, ma a volte si protraggono sino ad agosto, poiché la solenne processione si effettua la domenica successiva al giorno liturgico (26 luglio) nel quale si fa memoria dei Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria.
La festa è organizzata dalla venerabile confraternita di S. Anna al Borgo, che fu fondata dai pescatori e mastri bottai, nella omonima chiesa, nel lontano Anno del Signore 1555.
Nella settimana dei festeggiamenti in onore a S. Anna, la tradizionale “Scinnuta” (discesa) dei simulacri di S. Anna e dell’Immacolata dal “Cappellone” alla “vara” processionale, e dalla “vara” a terra, per la venerazione pubblica dei fedeli, i quali offrono i loro figli, i loro nipoti, e le loro preghiere, affinché la Santa interceda per le loro necessità. Terminata la venerazione da parte dei fedeli i simulacri vengo issati sulla “vara” processionale e sistemati per la processione. La “Scinnuta” , si attua ogni anno, il giovedì che precede la domenica dedicata alla processione in onore di S. Anna, Patrona e Protettrice del quartiere Borgo Vecchio da oltre quattro secoli.
La processione oltre al normale tragitto si reca dentro il porto di Palermo, accolta dal suono delle navi, dove con l’ausilio di una navetta della Capitaneria di Porto, viene gettata in mare una corona di fiori, in memoria della gente dispersa in mare, essendo stata la confraternita fondata da gente di mare. La Santa Patrona viene condotta in tutte le strade e vicoli del quartiere, girandola e fermandola per qualche tempo anche sotto i balconi degli ammalati. Come le altre processioni del quartiere, la Santa viene portata al carcere Ucciardone di Palermo per un momento di preghiera; immancabili le grida in dialetto siciliano, ovvero le giaculatorie, l’offerta dei bambini alla Santa Patrona, la lunghissima “masculiata” con il finale dei giochi pirotecnici nella piazza principale del quartiere, ed infine i giochi pirotecnici in piazza della Pace.

E’ unnè divotu a cunnu rici cu mia, Viva Maria !
Tutti a chiamanu,
Chiamamula tutti,Viva a Matri S. Anna Viva !
E’ chista è a nostra Nanna,
Viva a Matri S. Anna!
Trema l’inferno e triunfa Maria,
Viva Maria!

Testo a cura del nostro collaboratore Salvatore Petralia

Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Bernardo Danilo Sansica

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