S. Sebastiano Martire – Avola (SR)
Data della Festa:
2° Domenica di Maggio
Ad Avola S. Sebastiano si festeggia in un modo similare a come lo si festeggia a Melilli, infatti la devozione degli avolesi per questo santo deriva proprio da quella festa, dal culto che è partito da quel paese e si è diffuso in quasi tutta la provincia di Siracusa ed oltre.
Non a caso il Santo lo si festeggia solennemente la seconda domenica di maggio, quindi nei giorni che ruotano attorno alla festa di Melilli; anche i devoti di Avola effettuano ogni anno il lungo viaggio a piedi fino a Melilli il giorno della festa che è il 3 di maggio.
La festa incomincia di mattina presto, quando alle ore 7,00 del mattino i “nudi” avolesi si ritrovano tutti davanti all’altarino di S. Sebastiano situato a pochi chilometri dal paese, nella strada statale che collega Avola con Cassibile, e, dopo l’omaggio all’altarino, partono a piedi verso il paese intonando inni e grida di invocazione e ringraziamento come quando fanno il viaggio a piedi per Melilli. Il loro abito varia in qualche parte rispetto a quello che indossano per andare a Melilli, e varia nell’avere una fascia rossa al petto con la scritta “W. S. Sebastiano” che nell’abito che indossano tutti i nudi che vanno a Melilli per la festa non è presente.
Anticamente i nudi di Avola erano poco vestiti come i nudi di S. Alfio a Lentini, soltanto con la fascia rossa ed i pantoloncini bianchi, ma il clero locale lo ha proibito perchè l’entrare in chiesa in quelle condizioni non era decoroso.
Il Santo, attende i suoi devoti ai piedi dell’altare maggiore della chiesa madre, che arrivano intorno alle ore 8,00 per la successiva S. Messa Solenne.
In questo giorno solenne il simulacro è arricchito dai gioielli ex-voto donati dai fedeli.
I devoti durante il giorno comprano dei ceri e li offrono al Santo accendendoli in un apposito lucernario davanti il sacrato della chiesa, ed alcuni genitori offrono alla protezione del Santo i propri figli vestendoli con l’abito votivo e facendoli innalzare al Santo esprimendo un grido di invocazione.
Nel pomeriggio avviene l’asta davanti il sacrato della chiesa e la sera, dopo la S. Messa, avviene l’uscita del Simulacro che è già posizionato tutto l’anno sulla vara, e la successiva processione per le vie principali del paese.
Testo a cura di Vincenzo Zappalà
Galleria Fotografica
Foto a cura della nostra collaboratrice Carmen Salemi