Incontro di Pasqua – Leonforte (EN)

Data della Festa:
Domenica di Pasqua

A Leonforte vengono coinvolti per la festa di Pasqua ben nove simulacri: il Cristo Risorto, la Madonna, l’Arcangelo Michele, S. Pietro, S Giovanni Apostolo, S. Giacomo Maggiore, S. Tommaso, S. Andrea e la Maddalena.
L’incontro viene svolto nel pomeriggio davanti la chiesa dei Cappuccini, dove all’interno si trova il simulacro del Cristo e di S. Michele.
Tutti i simulacri partono dalle loro chiese e si posizionano in fila nella piazza antistante la chiesa.
Il rito solenne incomincia con S. Michele che và dalla Madre e gli annunzia che il figlio è vivo e risorto, ma l’Arcangelo torna indietro dal Cristo da solo perchè la madre è titubante e non crede alle sue parole; andato in chiesa S. Michele ritorna dalla Madonna per altre due volte, mentre il Cristo arriva quasi davanti alla porta della chiesa, ma poi indietreggiando al vedere S. Michele che ritorna da solo.
Al terzo annuncio della Pasqua il simulacro del Cristo Risorto esce definitivamente dalla chiesa e gli va incontro la madre che nella corsa perde il velo nero, ed arrivata di fronte al figlio gli fa un inchino di saluto. Dopodichè viene posizionata accanto al Figlio mentre S. Michele viene posto accanto alla Madonna.
A questo punto tutti i Santi vanno a fare il proprio saluto al Risorto incominciando da S. Giovanni che va da S. Pietro ed insieme vanno a fare il saluto, ma a metà strada S. Giovanni cede il passo a S. Pietro e lui lo saluta dopo il Cristo. Poi è il turno della Maddalena, di S. Giacomo e di S. Andrea; per ultimo è i turno di S. Tommaso per causa della sua incredulità, infatti prima di salutare il Cristo è S. Giacomo che fa tre viaggi verso di lui per convincerlo ed alla fine ci riesce, mandando anche il suo compagno dal “Maestro”.
Così si è concluso il rito dell’incontro di Pasqua, ma ancora non è finita qui perchè adesso inizia la processione festante verso la chiesa madre.
In questa processione sfilano tutte le confraternite del paese con tutti i confrati vestendo i loro abiti tradizionali, e tutte portano a spalla il loro santo, facendolo “ballare”, dondolando il simulacro, proprio per esprimere quel sentimento di gioia che i santi hanno per quell’evento, ma anche per l’entusiasmo che ha tutta la gente.
Questo è uno spettacolo di suoni e colori, grande atmosfera di festa si respira in quel giorno, ed anche una grande varietà di colori si notano soprattutto per gli abiti molto variopinti delle confraternite.
È da notare le grande partecipazione dei giovani in questa processione: rispetto agli altri paesi nelle confraternite ci sono moltissimi giovani, anche molte ragazze, che si dedicano ad organizzare questa festa e sono loro la festa, perchè nel giorno di Pasqua uno dei protagonisti essenziali è la gente festante, il popolo in preghiera.
Addirittura alcuni giovani riescono a far notare anche la loro bravura tenendo, di tanto in tanto, in equilibrio i giganteschi stendardi poggiando la rispettiva base nel petto, nella fronte e nel mento.
Arrivati in chiesa madre avviene la conclusione della processione con i rispettivi saluti di congedo da parte dei santi verso il “Risorto”: il Cristo viene messo davanti alla porta centrale della chiesa ed a turno ai vari simulacri dei santi gli vengono fatti fare tre inchini di saluto per congedarsi mentre a poco a poco i vari simulacri vengono riportati tutti nelle rispettive chiese ed il Cristo Risorto viene sistemato sull’altare maggiore.

Testo a cura di Vincenzo Zappalà

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Foto a cura di Vincenzo Zappalà

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