Spartenza – Enna

Data della Festa:
Domenica in Albis

Prima di parlare della festa, raccontiamo il motivo per cui si fa “A PACI” e “A SPARTENZA” nella città di Enna. Infatti tutto è legato a un fatto storico accaduto proprio ad Enna. Nel XV secolo vi furono delle ribellioni feudali da parte dei nobili della città contro il re Martino I. Dopo aver perso la ribellione, ai nobili furono confiscati i territori di Fundrò, Gatta e Rossomanno (ora contrade della provincia), e gli abitanti di questi territori furono costretti a trasferirsi in Castrogiovanni (ai tempi preistorici e dopo, la città si chiamava Enna, ma dopo venne cambiato in Castrogiovanni e in seguito nuovamente in Enna). Alcuni abitanti del territorio di Fundrò, diedero quindi nome di Fundrisi, ancora esistente, al quartiere in cui vennero ad abitare a Castrogiovanni, che anticamente andava dal Castello di Lombardia sino alla Balata, e dopo l’arrivo di questi si estese sino a Montesalvo. Gli abitanti della città mantennero sempre un certo distacco dai nuovi cittadini, e infatti venne posto un confine proprio alla balata, e non doveva essere superato da nessuno. Proprio per questo le festività liturgiche venivano celebrate in due posti diversi nello stesso giorno. Quindi la parte alta di Castrogiovanni faceva la sua festa e quella bassa la propria. Solo per Pasqua gli abitanti della parte alta con quelli della parte bassa potevano superare il confine e fare la pace. Ed è da qui che deriva il termine PACI, usato ancora adesso. Per una settimana, dalla Domenica di Pasqua a quella in Albis, gli abitanti potevano vedersi, per poi rientrare nei propri territori. Da qui nasce il termine SPARTENZA, infatti quando il Cristo Risorto e la Madonna si dividevano, gli abitanti tornavano nelle proprie case. Solo nel 1525, dopo una grave pestilenza, i cittadini abrogarono questo patto, e considerarono gli abitanti di Fundrisi uguali a loro, e si instauro un clima di pace in città.
In questo giorno, la Spartenza , le confraternite dello Spirito Santo, di S. Giuseppe e del SS. Salvatore si recano al Castello di Lombardia per la Benedizione dei Campi.  Dopo, in piazza Duomo, i simulacri della Madonna e del Cristo Risorto si separano e rientrano nella propria chiesa d’appartenenza.

Testo a cura del nostro collaboratore Antonio Messina

Galleria Fotografica
Foto a cura del nostro collaboratore Antonio Messina

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